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Catechesi nell'arte - La nascita e la grande diffusione del culto della Madonna della Guardia

Dal 1490 a protezione di Genova e dei suoi abitanti

Catechesi nell'arte - La nascita e la grande diffusione del culto della Madonna della Guardia

Sullo scorcio del XV secolo – secondo la tradizione gli anni intorno al 1490 – sul Monte Figogna la Vergine Maria appare due volte, successivamente, a distanza di pochi giorni, ad un contadino della zona: Benedetto Pareto.
La Madonna chiede che sul monte sia costruita una Cappella. Sul luogo delle apparizioni ancor oggi – rinnovate nel tempo – queste piccole costruzioni devozionali ricordano lo straordinario evento. La “memoria” degli avvenimenti risale al 1507. Il primo Santuario viene costruito negli anni 1528-1530, verso la metà del XIX secolo, l’Arcivescovo di Genova decide di costruire (1857) un nuovo e più grandioso luogo di culto. I lavori iniziati nel 1868 termineranno nel 1890. Proprio in quegli anni la devozione alla Madonna della Guardia si espanderà anche in America latina a seguito dell’emigrazione ligure in quelle nazioni.

La diffusione del culto della Vergine continuò poi grazie all’opera svolta da alcuni rettori del Santuario e all’impulso dato dal Papa genovese Benedetto XV, Giacomo della Chiesa. Secondo un atto notarile datato 1530 e conservato presso l'archivio storico della Curia Arcivescovile di Genova e secondo la tradizione della Val Polcevera, la Madonna apparve al pastore Benedetto Pareto il 29 agosto 1490. La Vergine chiese a Pareto di far costruire una cappella sul monte. Alcuni giorni dopo la Vergine guarì il pastore che era caduto da un albero ed era in gravissime condizioni. Questo avvenimento lo convinse a parlare delle visioni avute e a cercare aiuto per costruire la cappella. Sempre secondo tradizione, la prima cappella fu costruita dallo stesso Pareto sul luogo dell'apparizione. È un piccolo edificio rettangolare sormontato da un tetto di legno.

Nel 1507 la cappella costruita da Benedetto Pareto fu affidata alla parrocchia di Livellato. All'interno in una nicchia si trova una statua di marmo della Madonna donata nel 1530. L'altare di marmo risale al 1632. Nel 1850 fu aggiunta anche la statua in marmo di Benedetto Pareto.
Il crescente flusso di pellegrini portò alla costruzione del primo santuario avvenuta tra il 1528 e il 1530 grazie alle donazioni dei fedeli e dei nobili Ghersi. La chiesa fu subito dotata di campanile ed era affiancata da un ospizio per i pellegrini. Dal miracolo di Nostra Signora della Guardia viene elaborata una particolare iconografia, sia pittorica che scultorea, ricorrente in varie immagini e statue di edicole a Genova e dintorni. La si distingue per la presenza di Benedetto Pareto inginocchiato a destra con la Madonna in piedi di fronte, che ha il Bambino sul braccio sinistro mentre con l'indice della mano destra indica il luogo ove costruire la cappella.

A svolgere tale funzione era inizialmente una piccola casa, situata accanto alla chiesa, che viene indicata dagli atti della visita pastorale di monsignor Bossio del 1582.
Alla fine del XVIII secolo, non essendo questa costruzione sufficiente a svolgere la funzione richiesta, venne costruito un idoneo edificio, realizzato grazie alle donazioni dei fratelli Marcello e Gerolamo Durazzo. La sua realizzazione inizia nel 1780 e si protrae per molto tempo, anche per le difficoltà di portare i materiali sulla vetta del monte. Nel 1785 i massari ottengono dal Senato genovese la licenza di richiedere offerte in tutta la val Polcevera per reperire i fondi necessari; tra i donatori privati si aggiungono Agostino Ligioli, che contribuisce con un mutuo gratuito di 8000 lire. In grazia di questo l'edificio venne aperto nel 1785 e terminato definitivamente pochi anni dopo.
A metà Ottocento si rese necessaria la costruzione di un nuovo santuario. Venne redatto un primo progetto dall'architetto Maurizio Dufour, poi non portato a termine per i costi troppo elevati. Il 14 giugno 1857 l'Arcivescovo di Genova Andrea Charvaz pose la prima pietra del nuovo edificio. I lavori procedettero a rilento fino al 1865 quando il sito scelto per la costruzione fu ritenuto non idoneo e quanto già costruito abbattuto.
Nel 1866 si scelse un nuovo progetto dell'ingegnere Luigi Bisi di Milano; fu necessario spianare parte della sommità del monte e il lavoro fu eseguito con l'opera gratuita dei fedeli della val Polcevera.
Le opere edili, che comportarono anche la demolizione della foresteria, iniziarono però soltanto nel 1878 grazie alla volontà del nuovo Arcivescovo Salvatore Magnasco e all'opera degli abitanti della valle che, a turno, fornivano manodopera gratuita alla realizzazione della chiesa, che fu terminata nel 1889 e inaugurata il 26 maggio 1890.
Negli anni seguenti il numero dei pellegrini che si recavano al santuario continuò a crescere. Nel 1903 la vecchia chiesa fu abbattuta per far posto alle strutture che ospiteranno il nuovo ospizio per i pellegrini e la foresteria.
L'11 marzo 1915 Papa Benedetto XV, genovese, che tante volte, da giovane, aveva prestato al santuario il suo ministero, elevò la chiesa al titolo di basilica minore.
Nel 1929 fu inaugurata un'innovativa guidovia per raggiungere il santuario. Dieci anni dopo, nel 1939, la sommità del monte Figogna venne spianata per consentire la costruzione dei nuovi servizi di ristorazione e accoglienza (la Casa del Pellegrino).

Fonte: Il Cittadino
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