Comunità diocesana
stampa

Solennità della Madonna della Guardia. Il Card. Bagnasco: "La tragedia del Ponte non uccida la speranza" - GUARDA LA FOTOGALLERY

Dall'Arcivescovo l'invito al recupero e al miglioramento al di là delle "piccole rendite faziose"

Solennità della Madonna della Guardia. Il Card. Bagnasco: "La tragedia del Ponte non uccida la speranza" - GUARDA LA FOTOGALLERY

GUARDA LA FOTOGALLERY

“La festa della Madonna della Guardia è velata dalla recente tragedia del crollo del Ponte sul Polcevera: la piaga è aperta e sanguina, ma ora, davanti alla Santa Vergine, mettiamo tra le sue braccia le vittime, i famigliari, i feriti, gli sfollati e la città intera. La festività di quest’anno è dunque una grande preghiera per tutti”: queste le parole del Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, nell’omelia della S. Messa della Vigilia della Solennità della Madonna della Guardia, celebrata nel Santuario sul Monte Figogna la sera di martedì 28 agosto.

E la festa mariana così cara ai genovesi assume quest’anno un valore ancora più grande, perché costituisce per molti un momento unico di preghiera, ai piedi della Madonna, per i propri cari e per la città intera.

Dal Santuario che domina Genova, il ponte crollato è ben visibile: quella strada interrottasi così tragicamente, però, non deve far perdere la speranza e la fiducia che è “il sale del vivere insieme”. Ai tanti fedeli saliti al Santuario nella sera della Vigilia per partecipare alla processione e alla S. Messa, l’Arcivescovo ha raccomandato di non ritirarsi nel proprio guscio per paura, ma di aprirsi agli altri, per non ritrovarsi nella “tristezza di una vita chiusa perché ripiegata su se stessa, rattrappita perché incapace di farsi dono”.

Il tragico crollo del Ponte Morandi ha fatto percepire, negli attimi immediatamente seguenti, l’importanza della “apertura generosa verso gli altri, nella vicinanza sincera senza calcoli”.

E anche nel giorno della Solennità, mercoledì 29 agosto, sono stati davvero numerosi i fedeli saliti al Santuario mariano genovese: una testimonianza forte, nonostante le inevitabili difficoltà negli spostamenti, di vicinanza e di preghiera, affinché Genova e i genovesi possano rialzarsi presto dopo quanto accaduto.

La processione dalla Cappella dell’Apparizione fino dentro il Santuario, scandita dalla recita del Rosario e magnificamente decorata dai Cristi delle Confraternite, è stata particolarmente composta e sentita; i fedeli si sono riuniti nella preghiera per le vittime e per chi, nella tragedia, è rimasto senza casa.

“Ognuno è salito al santuario con il suo carico di pensieri: sono le gioie e le preoccupazioni dell’esistenza. Ma, quest’anno, tutti portiamo nell’anima la tragedia del ponte Morandi crollato sul Polcevera. Le quarantatre vittime e i loro famigliari, i feriti e gli sfollati, li sentiamo “nostri” e nostri rimarranno: da qualunque parte provengano, ormai appartengono anche a noi. Ci siamo stretti a loro con quello slancio che va oltre ogni umana conoscenza, e che nasce dalla comune esperienza del dolore: il dolore, infatti, ha il potere di accomunare, di far sentire quanto siamo fragili ed esposti”, ha detto l’Arcivescovo nella sua omelia.

Dopo lo sgomento iniziale, dopo l’immediatezza della macchina dei soccorsi, è ora il momento del recupero e del miglioramento: “Ogni piccola rendita faziosa, che dovesse intralciare o solo rallentare, sarebbe imperdonabile davanti alla nostra coscienza, alla Nazione e al mondo. Per immaginare e ricostruire dovremo affrontare inevitabili disagi, ma l’obiettivo che abbiamo davanti ci sostiene. E così la grazia di Dio”, ha detto ancora l’Arcivescovo.

Riprendendo l’invito alla fiducia fatto nell’omelia della S. Messa della Vigilia, il Card. Bagnasco ha ribadito: “Non vogliamo che la tragedia del ponte uccida la speranza”.

Ancora, dall’Arcivescovo di Genova un grazie al Santo Padre: “Qui, dal nostro Santuario, vogliamo ringraziare il Santo Padre, rinnovare alla sua persona la convinta devozione nostra e di Genova; assicurargli la nostra preghiera. Ai piedi della Madonna della Guardia, chiediamo per lui e per tutti noi la forza della fede, la tenerezza della consolazione, la tempra per camminare insieme ovunque la vita ci farà passare”.

Prima della benedizione conclusiva, Mons. Marco Granara, Rettore del Santuario, ha voluto ringraziare il Cardinale per i suoi 12 anni come Pastore della Diocesi di Genova. “Ormai credo che ci conosciamo un po’ – ha detto l’Arcivescovo – il senso di vicinanza, sempre nelle nostre riservatezze e timidezze, diventa ancora più evidente in questi momenti in cui la città ha bisogno di stringersi. Da questo Santuario, ai piedi della Madonna della Guardia, vorrei che arrivasse a tutti i familiari delle vittime del crollo, ovunque essi si trovino, il mio e il nostro ringraziamento per l’esempio di speranza che ci hanno dato”.

Leggi le omelie integrali dell'Arcivescovo in occasione della Solennità della Madonna della Guardia a questo link: http://www.chiesadigenova.it/pls/genova/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=362069&target=3&id_lingua=3&id_css=0&rifi=&rifp=

Fonte: Il Cittadino
Solennità della Madonna della Guardia. Il Card. Bagnasco: "La tragedia del Ponte non uccida la speranza" - GUARDA LA FOTOGALLERY
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento