Dignità del lavoro e partecipazione: se ne è parlato nel convegno alla vigilia dell'1 maggio

Martedì 30 aprile, alla vigilia del primo maggio, festa del lavoro, nella chiesa di Santa Marta Mons. Marco Tasca ha celebrato la S. Messa in suffragio delle vittime del lavoro, alla presenza di istituzioni, rappresentanti del mondo politico e imprenditoriale e dei lavoratori.

Nell'omelia, l'Arcivescovo ha ricordato la figura di San Giuseppe Lavoratore, che la Chiesa ricorda l'1 maggio: "Oggi ricordiamo San Giuseppe come patrono dei lavoratori e preghiamo per il suffragio dei lavoratori defunti in questo anno. Chiediamo che tutti si sentano impegnati affinchè non ci siano più queste morti sul lavoro". "Come ci dice Papa Francesco - ha continuato Padre Marco - il lavoro è preghiera e si inserisce nel meraviglioso progetto di Dio che affidandoci il creato ci chiede di custodirlo".

La Chiesa genovese è per tradizione accanto al mondo del lavoro: i Cappellani aziendali, ha detto l'Arcivescovo, sono una presenza discreta e silenziosa, ma costante. "Il lavoro per la partecipazione e la democrazia è il tema sul quale ci fermeremo a riflettere fra poco", ha concluso l'Arcivescovo, anticipando il tema del Convegno alla Sala Quadrivium, iniziato subito dopo la S. Messa.

I relatori, don Bruno Bignami, Nico Acampora, Vittoria Gozzi e Marco Lai, hanno portato la loro testimonianza nata dall'esperienza concreta.

Particolarmente sentita la testimonianza di Nico Acampora, fondatore di PizzAut, la prima pizzeria in Europa gestita da persone con autismo; Vittoria Gozzi ha raccontato la propria esperienza di giovane imprenditrice, Marco Lai si è soffermato in particolare sulla proposta di legge Cisl per la partecipazione dei lavoratori alle imprese, e don Bruno Bignami si è soffermato in particolare sui contenuti del Messaggio dei Vescovi per il primo maggio.

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