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Cattolici a scuola: siano impegnati!

Secondo incontro dell'iniziativa “Immischiati a Scuola” promossa dall'Arcidiocesi di Genova e realizzata dalle Aggregazioni Laicali dalla Commissione per il decennio sull’Educazione 

Cattolici a scuola: siano impegnati!

L o scorso 6 ottobre, presso la Sala Regia del Quadrivium di Genova, si è tenuto il secondo incontro dell’iniziativa promossa dalla Arcidiocesi di Genova e realizzata dalle Aggregazioni Laicali dalla Commissione per il decennio sull’Educazione, denominata “Immischiati a Scuola”.

L’iniziativa, ripresa da quella omonima  lanciata a livello nazionale dal Forum delle Famiglie, aveva avuto un primo momento nello scorso 13 maggio quando si erano svolti in contemporanea sei incontri sparsi sul territorio genovese, con lo scopo  di far incontrare docenti e genitori per tornare a parlare di Educazione e di alleanza educativa da ricostruire nelle nostre Scuole anche tramite una rinnovata partecipazione a quegli organismi di rappresentanza  come i Consigli d’Istituto,  di classe ed altro , che ancora esistono ma sono ormai svuotati di contenuti e di presenze. In questo secondo incontro, questa volta svolto in una unica sede, e presenziato da Mons. Marco Doldi, Vicario Generale della Arcidiocesi di Genova, che ha aperto l’incontro ricordando come l’iniziativa si collochi dentro al cammino Ecclesiale del Decennio sull’educazione, sostenuto ed ispirato dal documento “Educare alla Vita buona del Vangelo” e che nel Convegno Ecclesiale di Firenze ha trovato numerosi spunti di riflessione ai quali occorre ora dare attuazione pratica.

Il decennio è entrato nella sua seconda metà e la nostra Arcidiocesi vuole continuare ad affrontare il tema dell’emergenza educativa, rivolgendo la propria attenzione agli attori coinvolti in essa, ed ecco che dopo gli anni pastorali passati, che hanno posto l’attenzione sui giovani e sulle famiglie, intende affrontare ed approfondire la tematica della Scuola e di come la Chiesa Genovese può essere presente  per  sostenerne la sua Missione educativa, intensificando la presenza cristiana nella scuola stessa, sostenendo gli insegnanti di religione o di altre materie, e invitandoli a  creare delle reti, a mettersi insieme, in modo che i cristiani non siano invisibili nel mondo della scuola ma possano dare il loro contributo e le Famiglie non si sentano sole e siano sostenute nella loro opera educativa anche quando  si trovano in difficoltà di fronte a scelte che la scuola può fare su temi etici quali  l’uomo, la sua affettività, il suo cammino.

L’ incontro è poi proseguito cercando di mettere a tema come sia possibile oggi dare concretamente un contributo come cristiani alla costruzione di una Scuola che abbia davvero come scopo il bene e l’educazione dei nostri giovani.

Dopo l’introduzione di Mons. Doldi, Cinzia Romitelli , Presidente del Forum delle Famiglie di Genova, ha ripercorso le difficoltà educative che si riscontrano oggi nella scuola, sia da parte degli insegnanti che delle famiglie ribadendo che il Progetto di Immischiati a Scuola  nasce per cercare di aiutare i genitori a riprendere coscienza del loro ruolo educativo e dell’importanza di mettersi in relazione,  insieme  con altri genitori e con gli insegnanti perché l’educazione è innanzitutto un fatto di relazione e non si può delegare alla Scuola la propria responsabilità educativa, ma occorre però farsi aiutare ad esercitarla  da chi nella scuola vive con i nostri figli e cioè gli insegnanti, con i quali  costruire un percorso educativo comune e non divergente.

 Impegnarsi nella scuola oggi, anche attraverso la partecipazione personale agli organi collegiali ma non solo, non per occupare spazi ma per provare a formulare proposte e iniziative che possano migliorare la realtà scolastica, è un impegno a cui come cristiani non possiamo più sottrarci, soprattutto oggi dove spesso vengono proposti ai ragazzi corsi di educazione dai contenuti quanto meno discutibili eticamente e che senza una voce alternativa finiscono per passare come verità.

Lo scopo di” lmmischiati a Scuola” è anche quello di aiutare i genitori e gli insegnanti a mettersi in rete, sia fisicamente, promuovendo dei momenti di incontro anche futuri in cui incontrarsi per mettere in comune esperienze e problemi o per momenti di formazione, sia attraverso una piattaforma web scuola.immischiati.it, dove è possibile mettersi in contatto e dialogare con altri genitori e insegnanti di tutta Italia e dove trovare materiale informativo sulla Scuola.

A seguire la Prof.ssa Rossella Verri, Vice presidente nazionale UCIIM, ha tenuto una breve relazione sugli strumenti legislativi attualmente in essere per la rappresentanza nella Scuola, precisando che siamo in un momento di transizione che dovrebbe prevedere a breve, almeno nelle intenzioni del Ministro Fedeli, un nuovo intervento legislativo. Per il presente anno scolastico non ci sono modifiche e  ha sollecitato i presenti a candidarsi nei Consigli di classe, unici organismi in rinnovo annuale, mentre il prossimo anno verranno rinnovati anche i Consigli D’istituto e quindi di prendere in considerazione anche questa candidatura futura,  perché, comunque, è solo partecipando e facendo proposte negli ambiti di competenza di questi organismi che è possibile costruire qualcosa partendo da quei valori umani  di cui come cristiani siamo portatori. Inoltre in questa fase di ridiscussione degli organismi di rappresentanza, non partecipare vuol dire avvallare l’idea di chi li considera inutili e da abolire, e questo sarebbe una perdita per tutti ma in particolare per i genitori che non troverebbero spazi adeguati e necessari.

Un altro strumento importantissimo per il dialogo famiglie-scuola, ed utilizzato male in questi anni, è il Patto di corresponsabilità che dovrebbe essere costruito in tutte le scuole dal collegio Docenti ma sentito e tenendo in considerazione il parere dei genitori, mentre invece la sua stessa esistenza è spesso ignorata dagli stessi genitori che magari lo hanno distrattamente sottoscritto in fase di iscrizione all’anno scolastico.

La Dott.ssa Verri nel corso della sua esposizione ha ribadito l’importanza della rapporto scuola famiglia per la costruzione della persona dell’alunno che deve precedere  la fase di trasmissione dei saperi e che invece, nei decreti attuativi della Legge 107, viene lasciata in ombra e ha citato a tal proposito, invitando i presenti ad andare a leggerlo, il codice di Camaldoli del 1943, documento programmatico di politica sociale ed economica  per la ricostruzione del dopo guerra, che ha dedicato ben 23 capitoli ai temi dell’educazione e della famiglia, ancora attualissimi.

L’incontro si è concluso con alcuni interventi dei presenti che hanno portato testimonianze di una presenza positiva già in atto vissuta da alcuni e replicabile anche in altre scuole o segnalando tematiche, come quella del Bullismo, su cui porre l’attenzione.

Il lavoro è iniziato ed ora alla nostra responsabilità personale e comunionale portarlo avanti, per costruire insieme una Scuola migliore e vivere al meglio la nostra responsabilità di adulti verso le nuove generazioni, e quindi verso il futuro della nostra società.

Fonte: Il Cittadino
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