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Necessità dell'8xmille: preziosi restauri in Valle d'Aosta

Quattro beni storici sono in corso di restauro

Necessità dell'8xmille: preziosi restauri in Valle d'Aosta

Ogni anno la Cei (Conferenza Episcopale italiana) destina una parte dei fondi derivanti dall’8×1000 al restauro dello straordinario patrimonio architettonico religioso delle diocesi italiane. Tali fondi
possono essere utilizzati per interventi strutturali e impiantistici degli edifici di culto e delle case canoniche ancora a uso pastorale. Essi rappresentano un aiuto fondamentale per le diocesi, offrendo la concreta opportunità di affrontare cantieri di restauro, talvolta tecnicamente complessi e quasi sempre inerenti edifici di grandi dimensioni, altrimenti insostenibili per i bilanci delle singole parrocchie.

Gli interventi realizzati con i fondi 8 per mille in Valle d’Aosta

La Diocesi di Aosta, grazie ai fondi messi a disposizione dalla CEI, ha avuto la possibilità di programmare e avviare ogni anno circa quattro/cinque cantieri importanti riguardanti interventi di restauro e manutenzione straordinaria di chiese, case parrocchiali, santuari e cappelle. Nel 2022 si concluderanno i lavori al santuario di Machaby, alla chiesa parrocchiale di La Magdeleine e alla casa canonica di Lillianes.

Tra gli interventi da poco conclusi si può invece annoverare il restauro della bella torre campanaria della parrocchia di Sant’Andrea ad Antey–Saint–Andre. Il crollo inaspettato di alcune pietre dalla cella campanaria, sollecitata dal movimento delle campane, aveva reso necessaria una messa in sicurezza con la realizzazione di una incastellatura di protezione per salvaguardare l’incolumità di coloro che percorrevano le vie adiacenti al campanile. Si è quindi proceduto all’elaborazione del progetto di restauro, affidato all’ arch. Carlo Navillod di Antey–Saint–Andreche ha anche diretto con grande attenzione i lavori, assegnati alla ditta Glassier s.a.s. di Glassier Fabio & C. Durante il cantiere si è proceduto al consolidamento della cella campanaria, al risanamento delle murature esterne e in parte di quelle interne, al contrasto all’umidità di risalita favorendo la macroporosita delle superfici, al risanamento della guglia con il ripristino della
copertura e del suo coronamento, all’eliminazione delle alterazioni delle superfici, al fissaggio degli elementi metallici come la croce sommitale. Tutte le operazioni sono state supportate da indagini conoscitive e diagnostiche. In particolare quelle dendrocronologiche hanno fornito dati decisamente interessanti circa la datazione della torre campanaria la cui costruzione è stata così
assegnata all’ottavo decennio del XII secolo a eccezione della guglia risalente al 1515.

I costi coperti con il sostegno del contributo 8 per mille della Cei

L’intervento è costato euro 127.733 comprensivo di Iva e spese tecniche. Il contributo della CEI è stato di euro
81.474 corrispondente al 70% dei costi dei lavori ammessi. La parrocchia di Antey –Saint–Andre ha poi usufruito per la parte rimanente del contributo in base alla legge regionale 27/93 della Regione
Autonoma Valle d’Aosta pari a euro 40.000 e quello della Fondazione CRT di Torino, nell’ambito del bando “cantieri di restauro”, di euro 6000. È stato così possibile portare a termine il complesso intervento di restauro dell’antico campanile recuperando non solo la struttura fisica e materica e la funzionalità dello stesso ma anche quell’ampio carico di significati religiosi, culturali e comunitari di cui è portatore privilegiato.

https://www.8xmille.it/

Fonte: Il Cittadino
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