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Intelligenza artificiale, a servizio dell’uomo e della pace

Tema del Messaggio del Papa per l’1 gennaio 2024 - Se ne parlerà anche a Genova in un incontro con Padre Paolo Benanti

Intelligenza artificiale, a servizio dell’uomo e della pace

Papa Francesco assegna “al Popolo di Dio, alle nazioni, ai Capi di Stato e di Governo, ai Rappresentanti delle diverse religioni e della società civile, a tutti gli uomini e le donne del nostro tempo” un compito molto particolare e non facile per il prossimo 2024: tenere alta l’attenzione sull’uso e l’abuso della tecnologia, in particolare sull’impiego dell’intelligenza artificiale. Il Pontefice lo fa nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace - il prossimo 1 gennaio 2024 - dedicato quest’anno a “Intelligenze artificiali e pace”.

Ma a questo tema dell’intelligenza artificiale il Papa dedica anche il titolo (il testo deve ancora essere diffuso) del Messaggio per la prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”.

“Giustamente ci rallegriamo e siamo riconoscenti per le straordinarie conquiste della scienza e della tecnologia, grazie alle quali si è posto rimedio a innumerevoli mali che affliggevano la vita umana e causavano grandi sofferenze. Allo stesso tempo, i progressi tecnico-scientifici, rendendo possibile l’esercizio di un controllo finora inedito sulla realtà, stanno mettendo nelle mani dell’uomo una vasta gamma di possibilità, alcune delle quali possono rappresentare un rischio per la sopravvivenza e un pericolo per la casa comune”, scrive il Pontefice.
Per questo il Papa invita a monitorare l’evoluzione del cosiddetto machine learning (apprendimento automatico), che se da un lato è ancora in una fase definita “pionieristica”, in realtà sta già incidendo nella realtà e nella società. La sfida, adesso, è quella di educare all’uso dell’intelligenza artificiale, sviluppando nell’uomo il pensiero critico e il discernimento dei dati forniti dalle macchine.

Una ulteriore sfida è quella del diritto internazionale, che chiama gli Stati sovrani ad un uso responsabile di questo mezzo, anche grazie ad accordi comuni per stabilirne l’impiego.
In ultima analisi, dice il Papa, questi potenti mezzi messi oggi nelle mani dell’uomo devono servire in primo luogo la fraternità umana e la pace: “La pace, infatti, è il frutto di relazioni che riconoscono e accolgono l’altro nella sua inalienabile dignità, e di cooperazione e impegno nella ricerca dello sviluppo integrale di tutte le persone e di tutti i popoli”.

Un ruolo molto importante lo gioca il multiforme mondo della comunicazione, chiamato dal Papa a fare i conti con l’intelligenza artificiale per rendere l’informazione veramente “umana”. “La formazione all’uso dei nuovi strumenti di comunicazione dovrebbe tenere conto non solo della disinformazione, delle fake news, ma anche dell’inquietante recrudescenza di paure ancestrali [...] che hanno saputo nascondersi e potenziarsi dietro nuove tecnologie”.

Spetta agli operatori della comunicazione formarsi correttamente per informare correttamente, data la grande influenza del web e del virtuale nella vita di ciascuno di noi.
L’obiettivo, dice il Papa, è quello di non perdere mai di vista la comunicazione fra persone a tutti i livelli, in una prospettiva di dialogo e di ascolto.
Non per niente il Pontefice negli ultimi tre anni ha invitato i giornalisti a “Comunicare incontrando le persone dove e come sono”, “Ascoltare con l’orecchio del cuore” e “Parlare con il cuore”: tre consegne che mettono al primo posto la relazione empatica, l’informazione sul campo, consumando le suole delle scarpe per ascoltare e raccontare la realtà così come essa è. Questa, oggi che tutti attraverso le tecnologie possiamo essere comunicatori, deve sempre essere la prima attenzione.

Sui temi dell’intelligenza artificiale intesa a servizio dell’uomo e della pace si stanno organizzando a vari livelli incontri, corsi e dibattiti.
Il Cittadino con l’Unione Cattolica Stampa Italiana sezione Liguria saranno protagonisti di un corso di formazione, organizzato in occasione della Solennità di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, proprio sul tema del messaggio del Papa per la Giornata delle Comunicazioni Sociali.

L’Arcidiocesi di Genova dedicherà a questo tema il prossimo appuntamento di Incontro alla Città, venerdì 12 aprile alle ore 18.30 a Palazzo Ducale, sul tema “Intelligenza artificiale. Sfida educativa e sociale”.
Interverrà Padre Paolo Benanti, Francescano del Terzo Ordine Regolare, Docente alla Pontificia Università Gregoriana, unico membro italiano del gruppo di 39 esperti scelti dall’ONU per il neonato “New Artificial Intelligence Advisory Board” con il compito di valutare i rischi, le opportunità e definire una governance internazionale dell'intelligenza artificiale.

Foto: Foto Siciliani-Gennari/SIR

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