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La Liguria del cinema

Al Centro Civico Buranello in mostra un secolo di film girati a Genova  

Martedì 26 ottobre alle ore 18, presso “La Fabbrica delle Immagini – Voltini Lab” del Centro Civico Buranello di Genova Sampierdarena riparte "La Liguria del cinema. Genova", la mostra dedicata al rapporto tra il capoluogo ligure e la Settima Arte.
Realizzata dall’associazione culturale Paperjam con la consulenza cinematografica di Renato Venturelli e il contributo di Coop Liguria – Azioni per la società, l'esposizione ha già registrato un grande apprezzamento la scorsa primavera, quando raggiunse più di 1.000 visitatori totali e l'attenzione mediatica nazionale con il servizio televisivo nel magazine di Rai 4 Wonderland.
La mostra sarà aperta al pubblico, a ingresso libero, fino a venerdì 15 dicembre dal martedì al venerdì (orario 16-19) e si potranno inoltre concordare con il Club Amici del Cinema, associazione che cura la programmazione de “La Fabbrica delle Immagini – Voltini Lab”, aperture particolari per visite di scuole e altri gruppi.
Saranno inoltre proposti incontri tematici correlati all'esposizione all'Auditorium del Centro Civico Buranello, appuntamenti che nell'edizione primaverile raggiunsero più di 200 spettatori totali.

L'allestimento, che in questa ripresa si avvale della collaborazione del Premio Cinematografico Stefano Pittaluga 2023, attraversa un secolo di film girati a Genova.
I titoli italiani comprendono i famosi “poliziotteschi” degli anni ’70 con Franco Nero, Profumo di donna con Vittorio Gassman, Joan Lui di Adriano Celentano, Stregati del recentemente scomparso Francesco Nuti, ma anche Che tempi! con Gilberto Govi, Achtung! Banditi! con una giovanissima Gina Lollobrigida o La tratta delle bianche con una Sophia Loren chiamata ancora Sofia Lazzaro.

Tra i film stranieri spiccano Le mura di Malapaga con Jean Gabin, I giorni dello sciacallo di Fred Zinnemann, Genova con Colin “Darcy” Firth, oltre ovviamente a The Pleasure Garden di Hitchcock e Grace di Monaco con Nicole Kidman. C’è anche un film ucraino: Il nido della tortora (2016), su una donna venuta a lavorare dall’Ucraina presso una famiglia italiana, con un protagonista maschile – l’attore Vitaliy Linetskiy – morto in circostanze misteriose proprio nell’anno di Maidan.

Uno spazio a sé è dedicato poi a Interpol con Victor Mature, un film degli anni ’50 dove Genova non viene mai nominata, ma si vedono il ponte di Carignano, Salita Santa Brigida, il porto, il Carmine e tanti altri set genovesi spacciati di volta in volta per Atene, Lisbona, Roma, New York.
Attraverso una quarantina di film è possibile ricostruire il modo in cui l’immagine della città si è evoluta nel corso di un secolo: con il porto, i caruggi e il centro storico, ma anche i quartieri moderni, la stagione delle fabbriche e delle industrie, i grattacieli di piazza Dante, il Porto Antico di oggi e quella Sopraelevata che da sessant’anni segna prepotentemente l’iconografia genovese di tanti film.
L’esposizione è aggiornata fino a titoli recenti come Diaz – Non pulite questo sangue, La bocca del lupo o Fortunata, e comprende circa quaranta pannelli, oltre a una selezione video con i film più famosi.
“La fabbrica delle immagini – Voltini Lab” è uno spazio espositivo curato dal Club Amici del Cinema in accordo con il Municipio II Genova Centro Ovest Sampierdarena – San Teodoro nell’ambito del Patto di Collaborazione “Una rete per la cultura al Centro Civico”.

Fonte: Il Cittadino
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