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Al cinema - Il libro delle soluzioni

Regia di Michel Gondry 

Al cinema - Il libro delle soluzioni

Interpreti principali: Pierre Niney, Blanche Gardin, Frankie Wallach, Camille Rutherford. Durata 102 minuti.
Parigi, oggi: alcuni produttori comunicano a Marc, che non intendono proseguire a finanziare il suo film. Scatta allora il “piano B” e Marc, insieme ad alcuni amici fidati, scappa nelle Cevenne dove vive l’anziana zia e lì decide di portare a termine la sua opera. In piena creatività scrive anche un Libro delle soluzioni. Il regista Michel Gondry è nato e cresciuto a Versailles nel 1964, divenuto adulto si trasferisce a Parigi con l’idea di fare il pittore o l’inventore come suo nonno. Fa il suo debutto prima come regista di pubblicità e video di alcuni grandi gruppi rock come i Rolling Stones. Ma la sua fama sul grande schermo arriva con “Se mi lasci ti cancello” con Jim Carrey e Kate Winslet. “Il libro delle soluzioni” è in buona parte autobiografico, poiché mostra le follie che un regista può mettere in atto, portando spesso all’esasperazione la sua troupe e quanti lo circondano. Protagonista è il bravissimo Pierre Niney nei panni di Marc, che getta via i farmaci perché si sente “triste la mattina e manipolato il pomeriggio”: personaggio maniacale e ossessivo, a tratti geniale, ma che esaspera tutti coloro che lavorano con lui e gli sono amici. Solo la sua amata zia riesce a calmarlo e a dargli un minimo di stabilità. Il film non è certamente per i piccoli, soprattutto per la complessità del tema trattato; è comunque originale e si pone sulla scia delle opere cosiddette “metacinematografiche”, opere in cui un regista crea un film che in realtà non si vede mai. “Il libro delle soluzioni” non è perfetto, ma con scene spesso esilaranti e comunque convincente nel modo di mettere in mostra una creatività sempre sull’orlo della crisi. Una curiosità: l’opera di Michel Gondry, presente all’ultimo festival di Cannes, è stata girata nella vera casa della zia del regista nei monti delle Cevenne, con pochi attori ma tutti perfettamente calati nella parte. Bravissima Camille Rutheford interprete della zia Denise. Oltre che sul mondo del cinema in generale, il film è una riflessione sull’importanza dei rapporti umani, l’amicizia e l’amore, anche nella creatività.

Fonte: Il Cittadino
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