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Angelo Comastri: "Ricordo di tre Papi"

Angelo Comastri: "Ricordo di tre Papi"

Sono i tre grandi papi che hanno cambiato il volto della Chiesa quelli che il Cardinal Angelo Comastri ci racconta nel suo ultimo libro "Ricordo di tre Papi". Le figure di Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II ci vengono riproposte da Comastri non solo sotto l'aspetto storico e politico a tutti noto, ma anche sotto l'aspetto più umano, più intimo. L'autore, nella prefazione, sottolinea che questo libro vuole essere "una commossa espressione di gratitudine a Gesù per il dono del papa". Ripercorrendo la testimonianza di Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II egli desidera regalare al lettore una riflessione sulla sua appartenenza alla Chiesa e alla sua unità. I tre capitoli - uno per ogni Papa, a cui si aggiunge un ricordo di Giovanni Paolo I, Papa per soli 33 giorni - sono suddivisi in due parti: la prima rievoca gli episodi più significativi della vita dei pontefici, la seconda è costituita da diversi brani tratti dai discorsi, dalle lettere, dalle encicliche dei Papi.
Angelo Giuseppe Roncalli, Giovanni XXII, il "Papa buono": egli ebbe la grande intuizione del Concilio Vaticano II. "Un uomo semplice - lo descrive Comastri - con un cuore grande e pieno di bontà, che aveva come regola di vita due parole coraggiose: obbedienza e pace". Uno stile semplice per un pontificato grande: Giovanni XXIII è il Papa che esce dal Vaticano per andare a trovare carcerati ed ammalati "con una semplicità che disarma i cuori"; è il Papa che nel 1959, "con commozione e risolutezza" propone un Concilio ecumenico per la Chiesa universale; é il Papa che, nella sera dell'11 ottobre 1962, il giorno di apertura del Concilio, si affaccia dalla finestra su San Pietro gremita di fedeli e dice che quella era stata una giornata di pace da chiudersi, andando a casa, "dando una carezza ai bambini e dire che quella era la carezza del Papa". Roncalli ha messo nel cuore di tutti un grande desiderio di bontà: "Grazie Papa Giovanni - scrive Comastri - la giovinezza della Chiesa è rifiorita grazie alla tua fede e al tuo esempio!". Giovanni Battista Montini, Paolo VI: il grande innovatore che con fedeltà proseguì l'evento conciliare e coraggiosamente collocò la Chiesa nel mondo contemporaneo. Come il suo predecessore, anche Montini respirò nella famiglia un clima di fede vera, convinta e coerente; negli anni dopo essere diventato sacerdote ha ricoperto cariche importanti: fu per 30 anni Segretario di Stato Vaticano, poi assistente nazionale della Fuci, infine Arcivescovo di Milano. "Anche da Papa - scrive Comastri - ogni sua giornata si chiudeva a notte avanzata con la preghiera personale, da solo in Cappella, inginocchiato per terra a luci spente". Paolo VI è il primo successore di Pietro "che ha il coraggio di tornare là dove Pietro era partito tanti secoli prima, nella terra di Gesù"; èil pontefice che si inginocchia e bacia i piedi del metropolita Melitone per dare inizio alla riconciliazione tra la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli; è il Papa che nel 1978 si espone in prima persona, purtroppo senza successo, per la liberazione di Aldo Moro; è il Papa che, per l'entrata in vigore della costituzione apostolica Missale Romanum, chiarisce il senso della riforma: "La Messa del nuovo ordinamento è e rimane quella di sempre. Il cambiamento é dovuto a una volontà espressa dal Concilio ecumenico affinché la sacra liturgia consenta una più facile e attiva partecipazione dei fedeli". Paolo VI è stato il grande e geniale traghettatore della Chiesa di Pietro nei tempi moderni, e fino alla morte rimase un uomo innamorato di Dio che nei suoi gesti nascondeva un solo desiderio, sottolinea Comastri, "quello di farsi piccolo per far emergere la grandezza di Gesù Cristo". Karol Wojtyla, Giovanni Paolo II, l'uomo venuto da lontano: un Papa carismatico, che 'non seguiva il protocollo, ma seguiva Cristo', e che guidò con determinazione la Chiesa verso il nuovo millennio. Di lui, il Card Comastri ci regala pagine emozionanti e commoventi, dalle quali emerge con semplicità la grandezza di questo Papa che oggi chiamiamo Beato! Il pontificato di Wojtyla è stato assai lungo e il suo ricordo é ancora vivo nel cuore di tutti, specialmente dei giovani, "quelli che egli amò di più". Nel libro sono ripercorse le tappe fondamentali della sua vita, della sua vocazione nella sua amata Polonia, dei suoi viaggi, del suo esempio, della sua forza, del suo coraggio e del suo amore per l'umanità e per la Chiesa.
Giovanni Paolo II è il Papa del "Non abbiate paura, spalancate le porte a Cristo"; è il Papa di 104 viaggi internazionali e 146 nazionali che lo hanno portato "ad annunciare Cristo in 129 nazioni e in 259 diverse località italiane"; è stato il Papa bersaglio della ferocia dei regimi atei dell'est europeo (l'attentato del 1981) perché sottolineò la necessità di un'unità spirituale dell'Europa cristiana; è il pontefice che negli ultimi anni, ammalato, non venne meno ai suoi impegni di Pastore delle genti. Il Cardinale Comastri è stato testimone delle ultime ore di Giovanni Paolo II: "I suoi occhi - ricorda - erano sereni, felici, sembravano due finestre aperte sul Paradiso. Era pronto per l'incontro col Signore ed era sereno perché convinto di aver speso totalmente la vita per fare il bene".
"Il ricordo di questo straordinario credente - conclude il libro Comastri - non diventi soltanto nostalgia, ma diventi impegno e imitazione. Per i giovani e per i non giovani!"
(Angelo Comastri - "Ricordo di tre papi" - Ediz. San Paolo, 172 pagg. Euro 14,00)

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