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Il Vangelo di domenica 24 marzo

Domenica delle Palme - Anno B

Il Vangelo di domenica 24 marzo

Letture: Isaia 50, 4‑7; Filippesi 2, 6‑11; Marco 14, 1‑15,47. 

1 ‑ L’ora suprema - È il momento in cui Gesù offre la sua vita sulla croce per la salvezza dell’umanità: ‘Padre, nelle tue mani affido il mio spirito. Tutto è compiuto’! Da quel momento inizia la nuova creazione. Quando Dio ha creato il cielo e la terra, fece l’uomo a sua immagine e somiglianza; quando Cristo ha redento l’uomo, è divenuto in tutto simile agli uomini, fuorché nel peccato, per restituirli alla vita divina. La Passione di Gesù, dalla notte del giovedì santo nel Getsemani al pomeriggio del venerdì santo sulla croce e nel sepolcro, racchiude in sé tutte le fasi di questa nuova creazione. 

2 ‑ Domenica della Palme ‑ Il Salmo 23 ci invita ad accogliere il Signore che entra anche oggi nel mondo e nella sua santa città, la Chiesa: ‘Sollevate, porte, i vostri frontali; alzatevi, porte antiche, ed entri il Re della gloria’! La nostra fede gioiosa e coraggiosa, testimonianza concreta e coerente di amore a Cristo Redentore, è l’accoglienza che dobbiamo fare a Lui in ogni momento della nostra vita interiore ed esteriore. E poiché Cristo è presente nei nostri fratelli, il ramoscello d’ulivo è il segno della concordia e pace cristiana, del nostro essere un’unica famiglia. 

3 ‑ Giovedì santo ‑ La vigilia della sua morte, Egli lava i piedi ai suoi discepoli e si dona a noi, Corpo e Sangue, attraverso gli umili segni del pane e del vino. Così l’Eucaristia è il sacramento commovente del suo annientamento totale, del suo perenne servizio d’amore, della sua identificazione perfetta con noi, della sua indefettibile presenza nella Chiesa! E noi, partecipando alla mensa del Corpo di Cristo, diventiamo un corpo solo anche tra noi. In questa sera Gesù consegna ai suoi discepoli il potere di consacrare il pane e il vino, perpetuando sull’altare il suo sacrificio sulla croce e nutrendo i suoi fedeli.

4 - Venerdì santo - ‘Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini. Apparso in forma umana, svuotò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce’ (S. Paolo, Filippesi). La Passione è il capolavoro dell’Amore di Dio, che si dona totalmente per i suoi figli. Dio risponde così alla disobbedienza e all’orgoglio degli uomini: con l’obbedienza e l’umiltà del suo annientamento totale. La sua Passione continua oggi attraverso la nostra passione per il completo riscatto della nostra vita e della vita del mondo! 

5 - Sabato santo ‑ Dio, completata l’opera della creazione, ri­posò nel settimo giorno; Cristo, completata l’opera della redenzione, riposò nel sepolcro il giorno di sabato. Questo giorno raccoglie nel sepolcro di Cristo tutte le attese, le macerazioni, le sconfitte, le speranze in un mondo nuovo, dove finalmente il bene vince il male, la vita vince la morte, l’infinito vince il finito. Il Seme è sotto terra, sì, ma presto scuoterà la zolla e sarà di nuovo la Vita per tutti gli uomini! Vegliamo con Maria, unica creatura ad essere ammessa nell’intimità del Sepolcro di Gesù, per vegliare con Lei per tutta l’umanità, in attesa della sua Risurrezione!

Fonte: Il Cittadino
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