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Italia, fra Pil in crescita e disoccupazione

Indispensabile utilizzare bene il Recovery per creare posti di lavoro

In occasione della consegna del premio "Antonio Feltrinelli" all'Accademia nazionale dei Lincei, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, Mario Draghi ha avvertito che la pandemia non è ancora finita e ha confermato che il suo governo è pronto a mettere in campo nuovi aiuti perchè per l'Italia è in un momento favorevole, in cui torna a prevalere il gusto del futuro e ci sono le possibilità di ricreare un clima di fiducia tra Stato e imprenditori; è necessario spingere i grandi investitori internazionali a investire in Italia più di quanto abbiano fatto negli ultimi anni ed è quindi necessario utilizzare tutti gli strumenti opportuni per non perdere questa grande occasione di sviluppo.

La previsione di crescita del Pil nel 2021 del 5% supera la stima della Commissione Ue che si era fermata ad un 4,2%; il ministro dell'Economia Daniele Franco insiste sulla necessità di portare a termine le riforme già approvate della pubblica amministrazione, delle semplificazioni amministrative e delle assunzioni nel pubblico impiego e quelle ancora da varare come la giustizia, la concorrenza e gli appalti in modo da imprimere un'accelerazione agli investimenti ed alla produttività. Nella stessa occasione il premier Draghi è tornato a riflettere sul drammatico tema del debito pubblico italiano prevedendo che continuerà a crescere oltre alla soglia del 160% del Pil a cui è arrivato, anche a causa dei nuovi interventi del governo per fronteggiare le nuove varianti della pandemia da Covid19 ed i loro futuri effetti sull'economia. In questo contesto Draghi ha ribadito i concetti già esposti nella famosa intervista al Financial Times al termine del suo mandato alla presidenza della Bce e nel suo intervento al Meeting di Rimini sottolineando come un debito è buono se serve a migliorare il benessere e cattivo se si traduce in nuovi sprechi ed è quindi necessario utilizzare le risorse impiegate per creare le condizioni per una crescita sostenuta e strutturale che permetta un aumento delle entrate fiscali e conseguentemente un disavanzo positivo che possa rendere sostenibile nel tempo il debito pubblico che in caso contrario continuerebbe ad aumentare e diventerebbe un fardello insostenibile per le prossime generazioni.
Bankitalia conferma la stima per il 2021 di una crescita del Pil vicino al 5%, per la prima volta superiore a quello dell'Eurozona che dovrebbe fermarsi al 4,7%, ma segnala anche la grave problematica dell'occupazione come indicato dall'Istat che calcola in 889mila i posti di lavoro persi in un anno (primo trimestre 2021 sul 2020) con una previsione di recupero della situazione ai livelli del 2019 entro il 2023. La disoccupazione è arrivata al 10,6% con 2 milioni 584mila persone che cercano un lavoro ed il tasso di occupazione è sceso al 56,6% con appena 22 milioni e 265mila occupati in tutta l'Italia.

Tra il primo trimestre di quest'anno e l'ultimo del 2020 sono spariti altri 243mila posti di lavoro tra cui 99mila autonomi che hanno portato per questa categoria alla cifra record sui dati del 2020 di 313mila soggetti in più senza lavoro. In questa situazione gravissima, i segnali che arrivano dal mondo dell'economia destano grandissima preoccupazione con i fatti che non rispecchiano le dichiarazioni generalizzate di buona volontà. La vertenza Abb, la multinazionale svizzera-svedese dell'elettrificazione, della robotica e dell'automazione, dimostra che appena è stato possibile interrompere i rapporti di lavoro la società ha immediatamente inviato le lettere di licenziamento ai 60 dipendenti dello stabilimento di Marostica, vicino a Vicenza, adducendo le solite motivazioni e cioè che nonostante il gruppo non abbia bilanci in sofferenza o difficoltà di mercato considera questa fabbrica non strategica perché i costi fissi sono troppo alti e la produttività troppo bassa.
E' necessario uscire da un contesto economico che negli ultimi decenni è sopravvissuto grazie a favori, mance e all'allontanamento dei problemi nel tempo come sta di nuovo accadendo anche con Alitalia. In questo caso, il governo è stato costretto a stanziare altri 100 milioni di euro dei cittadini per rimborsare i biglietti per viaggi futuri già venduti da Alitalia. Le forze politiche e sociali e gli enti locali devono comprendere la necessità di fare squadra ed affrontare uniti una sfida che terrà l'Italia sotto esame da parte dei partners almeno fino alla fine del 2026, come ricordato anche dal Commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni che ha sottolineato ancora una volta come sia indispensabile un'unità fuori dal comune perchè il Recovery funzioni al meglio. L'Italia riceverà nel 2021 il 13% del totale delle ricorse a lei destinate dal Next Generation Eu ed il prossimo anno potrà contare su altri 50 miliardi di euro.
Si tratta di soldi legati a impegni vincolanti presi dal nostro paese sia in termini di cronoprogrammi che di trasparenza e attuazione delle riforme. In un contesto europeo in cui il debito comune ha raggiunto il 102% per poter cominciare a discutere di modifiche alle regole per il suo rientro ed al Patto di stabilità e di crescita, che dovrebbe diventare un nuovo strumento di Crescita Sostenibile, l'Italia deve dimostrare serietà, correttezza, onesta ed efficienza ed un'unione trasversale di tutte le forze politiche di governo ed opposizione che dovranno abbandonare i loro interessi di parte e di potere e lavorare nei prossimi anni per la ripresa ed il benessere di una popolazione che diventa ogni giorno più povera e disperata per il suo futuro.

Fonte: Il Cittadino
Italia, fra Pil in crescita e disoccupazione
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