"La casa sulla roccia. Cronache da una famiglia”
Dal 29 maggio al 3 giugno a Milano si tiene il VII Incontro Mondiale delle Famiglie, con Papa Benedetto XVI. Ogni Diocesi si sta preparando a questo appuntamento con incontri e appuntamenti di riflessione e preghiera. Anche la casa editrice Ares ha voluto offrire il suo contributo con la pubblicazione della serie di volumi "La Famiglia: il lavoro e la festa". Di questa collana fa parte anche "La casa sulla roccia. Cronache da una famiglia", scritto da Aldo Maria Valli, vaticanista del Tg1. La prefazione è redatta dal Card. Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Il volume è dedicato alla moglie Serena Cammelli, che ha dato all'autore i figli Giulia, Giovanni, Silvia, le gemelle Anna e Paola, e Laura. "Chi scrive è uno, ma chi parla è un noi. La famiglia non è innanzitutto il contenuto, ma il soggetto, l'autore del libro. Quando si trova una bella testimonianza di un coniuge, si pensa subito, insieme, all'altro coniuge. Questa è la famiglia": inizia così la prefazione del Card. Ennio Antonelli, sottolineando il valore fondamentale della famiglia nella società contemporanea. Il volume racconta la storia della famiglia Valli, "una famiglia normale. C'è solo questo: sono numerosi", dice la piccola Lauretta, l'ultima dei sei fratelli, descrivendo i suoi familiari. E in effetti, fra le pagine del libro, scorgiamo la figura di un autore che è sì un giornalista impegnato, spesso inviato in giro per il mondo al seguito del Santo Padre, ma è soprattutto un padre, che vive una vita domestica impegnativa. Dice infatti Valli nella sua introduzione "La famiglia mi ha tenuto occupato più in senso materiale e pratico che intellettuale e teorico", per il suo essere numerosa e per i problemi logistici e organizzativi che ne conseguono. Aldo è il papà, "alto con i capelli un po' bianchi e un po' grigi", Serena la mamma, "un po' bassa, con i capelli ricci e gli occhiali" poi Giulia, la primogenita, "alta, bella e che vive a Milano", Giovanni, "capelli ricci e mori, bello e disordinato", Silvia, "capelli mori a cui piace tanto leggere", Anna e Paola, le gemelle che non si assomigliano per niente, e infine Laura "cioè io, capelli biondi, occhi grigi". Questa la descrizione della famiglia con gli occhi dell'ultimogenita. I Valli dunque non pretendono di essere perfetti, ma dalla loro descrizione traspare certamente una famiglia unita e serena, supportata dall'unione salda dei due coniugi, sempre presenti l'uno per l'altro: "Ci siamo con tutti i nostri problemi, le nostre paure, le piccole follie, i nostri sogni, la nostra fede". "La casa sulla roccia" è una sorta di diario di bordo, una sorta di vocabolario domestico, impregnato di vita vissuta, esperienze quotidiane, racconti di abitudini, vacanze in montagna, animali domestici e passione per l'Inter. Ma in verità il testo, pur raccontando l'esperienza familiare vissuta, ha in sé forti connotazioni pedagogiche, descrivendo i rapporti educativi genitori- figli, fatti di no ma anche di sì impegnativi e generosi. La vita familiare semplice e serena qui descritta rappresenta, alla vigilia dell'incontro delle famiglie a Milano e alla luce della società contemporanea, quasi un azzardo: cioè che la vera trasgressione è la fedeltà.
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