La parola
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Domenica di Pentecoste - anno B, Gv 15,26-27; 16,12-15

Lo spirito di verità vi guiderà a tutta la verità

All'interno dei discorsi d'addio, che l'evangelista Giovanni raccoglie e redige nella cornice dell'ultima cena, sono collocate cinque promesse dello Spirito, che ci permettono di disegnare il volto e l'azione di questo dono, di cui vive la Chiesa: in questa solennità di Pentecoste, pienezza della Pasqua del Signore, ascoltiamo due testi di Giovanni (la terza e la quinta promessa), nei quali Cristo annuncia lo Spirito e rivela un rapporto profondo che intercorre tra lo Spirito e il Figlio, come tra il Figlio e il Padre.

Lo spirito di verità vi guiderà a tutta la verità

All'interno dei discorsi d'addio, che l'evangelista Giovanni raccoglie e redige nella cornice dell'ultima cena, sono collocate cinque promesse dello Spirito, che ci permettono di disegnare il volto e l'azione di questo dono, di cui vive la Chiesa: in questa solennità di Pentecoste, pienezza della Pasqua del Signore, ascoltiamo due testi di Giovanni (la terza e la quinta promessa), nei quali Cristo annuncia lo Spirito e rivela un rapporto profondo che intercorre tra lo Spirito e il Figlio, come tra il Figlio e il Padre. Innanzitutto traspare il carattere personale dello Spirito, che non è soltanto un'energia, una potenza operante, ma è realmente un soggetto divino, una persona nella Trinità alla quale sono attribuite azioni specifiche e che viene denominato il Paràclito. Questo termine, proprio del quarto Vangelo, esprime bene la funzione essenziale che lo Spirito dispiega nella vita dei credenti: il vocabolo greco significa letteralmente 'colui che è chiamato accanto', l'ad-vocatus, chiamato per assistere, per sostenere e consolare, per difendere dalle accuse. Sullo sfondo c'è la realtà drammatica di un confronto sempre in atto tra i discepoli e il 'mondo', inteso in senso negativo, come la realtà umana che si oppone al disegno di Dio e adora i propri idoli. Lo Spirito è questa presenza personale che assicurerà vicinanza e fortezza, che non lascerà soli i credenti in Cristo, e la storia della Chiesa, dalle prime persecuzioni raccontate negli Atti alla schiera immensa di martiri degli ultimi secoli, è la conferma vivente della presenza del Paràclito, che sa trasfigurare la debolezza dell'uomo. Una seconda nota che Giovanni mette in luce è l'opera di testimonianza dello Spirito, qualificato come 'Spirito della verità': nel linguaggio dell'evangelista la verità non è qualcosa di astratto o di indeterminato, ma è la vivente rivelazione di Dio, nella persona di Gesù, Parola eterna fatta carne nella nostra storia. La nostra fede nasce dal dono di una testimonianza, quella dei primi discepoli, che sono stati con Gesù 'fin dal principio', e che è diventata attestazione autorevole e scritta nei libri del Nuovo Testamento, quella dei testimoni che, di generazione in generazione, fino a noi, recano l'annuncio e fanno trasparire, nella loro carne, il Signore presente, all'opera, e infine quella data dallo Spirito stesso, che apre i cuori, li spalanca alla bellezza e alla verità del Vangelo, li rende docili e capaci di affidarsi e di consegnarsi a Cristo: 'Egli darà testimonianza di me'. Senza l'interiore testimonianza dello Spirito, noi siamo incapaci di leggere, fino in fondo, i segni di Colui che agisce nei suoi discepoli e amici, e non fiorisce la semplicità del cuore, che ci fa accogliere e amare la verità vivente di Cristo. Senza lo Spirito, inafferrabile presenza nel cuore della Chiesa e dei credenti, non c'è vera testimonianza e i cuori non pulsano secondo il ritmo della fede: ogni volta che riconosciamo in noi o negli altri una fede viva e non formale, lì c'è lo Spirito all'opera, lì si rinnova la grazia della Pentecoste. Un ultimo tratto che traspare nelle parole del Signore ci consente di approfondire in che senso lo Spirito è in rapporto con la verità, in quanto si annuncia che sarà lui a guidarci 'a tutta la verità', sarà lui che renderà possibile ai discepoli di portare tutto il peso dei misteri che Cristo vuole comunicarci. Una tale azione non è limitata alla persona degli apostoli, che in effetti saranno istruiti dallo Spirito e riceveranno una più completa intelligenza e comprensione delle parole e delle azioni di Gesù, penetrando anche negli spazi custoditi nel suo silenzio, ma è avvenimento continuamente operante nella vita della Chiesa, nella sua interezza, e nella vita dei singoli credenti. È lo Spirito che ha guidato e guida la Chiesa nella conoscenza progressiva dell'intera Rivelazione, ed è lo Spirito che ci prende quasi per mano, e ci conduce nella profondità di Cristo, non inventando qualcosa di nuovo o di ulteriore rispetto al Vangelo, ma permettendoci di entrare, passo dopo passo, nella verità di quelle parole, che lo Spirito stesso riceve dal Figlio: come il Figlio vive tutto rivolto al Padre e si fa eco fedele della sua parola, così lo Spirito è rivolto al Figlio e diviene memoria viva di Cristo.Corrado Sanguineti

Lo spirito di verità vi guiderà a tutta la verità
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