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Italia alla prova del Piano di ripresa e resilienza

Salvaguardare la piccola e media impresa gravata dall’aumento delle materie prime

Le previsioni economiche d'autunno presentate dalla Commissione europea confermano un forte rialzo della crescita in Europa con il Pil che dovrebbe superare il 5% nell'Eurozona ed in Italia raggiungere, se non superare, il 6 % con un netto miglioramento rispetto alle indicazioni che erano state date nell'estate scorsa e con l'ipotesi molto realistica del ritorno del Pil continentale ai livelli pre-pandemia già alla fine di quest'anno. Si tratta di dati molto positivi che hanno portato ad un aumento dei consumi e degli investimenti privati sia delle famiglie che delle imprese ma che impongono di prestare la massima attenzione al problema dell'inflazione destinata ad impennarsi ulteriormente, non solo per la ripresa dei consumi, ma anche per l'incontrollato aumento del costo dell'energia.
Il premier Mario Draghi, impegnato nella definizione della legge di stabilità, è stato costretto a ritoccare la manovra senza passare dal Consiglio dei ministri per evitare di farsi risucchiare dal pantano politico ed ha ribadito citando La Malfa: "Serve il coraggio delle riforme", avvisando i partiti del fatto che non intende piegare i bisogni del paese ai capricci ed agli interessi di nessuna forza politica.
Il premier, approvando il decreto contro le frodi sul super bonus, ha sottolineato: "Occorre evitare che i bonus edilizi perdano credibilità come accadde negli anni '70 per gli aiuti allo sviluppo"
La reazione del M5Sa ha lasciato tutti senza parole dal momento che in qualunque paese ragionevole non dovrebbe suscitare alcuno scalpore una norma che, di fronte alla stima dell'Agenzia delle entrate che conferma che ad oggi ci sarebbero abusi sul bonus per quasi un miliardo di euro, non prevede altro che la corretta applicazione di una Legge.
L'accoglienza riservata all'ultima emissione del Btp Futura è stata molto fredda, con solo 3,2 miliardi di euro di sottoscrizioni a fine periodo contro i 5,4 dell'emissione precedente ed i 6,1 della prima edizione in piena pandemia.
In fase di presentazione della nuova emissione, il Mef aveva chiarito la motivazione del rialzo di 10 centesimi che era stato deciso per tenere conto dell'evoluzione delle condizioni di mercato; evidentemente si è trattato di un intervento che i mercati hanno giudicato insufficiente rispetto ai rischi legati al riaccendersi dell'inflazione ed al conseguente rialzo dei rendimenti dei titoli a tasso fisso.
In particolare è stato il settore del private banking a dimostrare di non gradire questa emissione, con un calo della domanda al 33% contro le precedenti richieste rispettivamente del 43% e del 46%.

I prezzi delle materie prime hanno ripreso a correre dopo due settimane di tregua e le quotazioni del petrolio e del gas naturale sono tornate a salire, mettendo in allarme il mondo delle imprese che teme un ulteriore aumento dei costi per l'energia ed un calo dei consumi dopo aver già dovuto sopportare maggiori costi da inizio anno per oltre 40 miliardi di euro.
I prossimi mesi saranno determinanti per la sopravvivenza di piccole e medie imprese e per le redditività delle grandi, tutte di fronte ai costi della componente energia quadruplicati in media da inizio anno senza la possibilità di un recupero sul cliente finale già oppresso dall'incertezza sulla solidità della ripresa e sull'evoluzione della pandemia. Il problema è aggravato dalla situazione venutasi a creare con la Bielorussia che ha scatenato un attacco contro l'Unione europea sfruttando la tragedia umana di migliaia di migranti trasportati a Minsk e poi abbandonati al freddo ed al gelo al confine con la Polonia per essere utilizzati come arma di ricatto nei confronti dell'Ue.

Il premier Lukashenko, appoggiato dal presidente russo Putin che ha invitato Angela Merkel a ripristinare la comunicazione con il premier bielorusso, ha apertamente minacciato l'Europa confermando che in caso di nuove sanzioni intende bloccare l'export di gas nel Vecchio continente trasportato con il gasdotto Yamal-Europe che parte dai giacimenti russi e arriva in Polonia e Germania.
Il rischio per il nostro paese è di trovarsi in tempi brevissimi in una tempesta perfetta con la crescita in calo, l'inflazione in aumento e l'arrivo della stagflazione ed è necessario che Mario Draghi ed il suo esecutivo possano lavorare in serenità per portare avanti le riforme ed i grandi progetti del Pnrr senza essere continuamente disturbati e bloccati dalle discussioni e lotte politiche.

Fonte: Il Cittadino
Italia alla prova del Piano di ripresa e resilienza
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