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Il gioiellino

Regia di Andrea Molaioli. Interpreti principali: Toni Servillo (Ernesto Botta), Remo Girone (Amanzio Rastelli), Sarah Felberbaum (Laura Aliprandi), Lino Guanciale (Filippo Magnaghi), Renato Carpentieri (sen. Crusco).
Durata 110 minuti.
 

Il gioiellino

Regia di Andrea Molaioli. Interpreti principali: Toni Servillo (Ernesto Botta), Remo Girone (Amanzio Rastelli), Sarah Felberbaum (Laura Aliprandi), Lino Guanciale (Filippo Magnaghi), Renato Carpentieri (sen. Crusco).
Durata 110 minuti.
 

La Leda è un'azienda agroalimentare che, dopo aver conquistato un notevole mercato, verso gli anni Novanta, comincia ad essere quotata in borsa. L'azienda, fondata da Amanzio Rastelli, è affidata soprattutto al ragioniere Ernesto Botta, ma quando la competizione con i mercati dell'Est europeo diventa molto difficile, la Leda comincia ad arrancare incapace di gestire difficoltà sempre più complesse, fino a trovarsi indebitata gravemente. Così, c'è chi cerca di camuffare un bilancio che vacilla, ma qualcuno non regge alle tensione e la possibilità di un controllo da parte della Guardia di Finanza si fa sempre più concreto. Soggetto piuttosto curioso da parte di Andrea Molaioli che, nel 2007, aveva girato il suo primo film con "La ragazza del lago", sempre con Toni Servillo. Naturalmente sarà facile per gli spettatori riconoscere nel film le vicende della Parmalat, ma in realtà, il film vira soprattutto al tema di un'economia che, negli ultimi anni, sembra aver fatto piazza pulita di molti valori come l'onestà, la lealtà, il rispetto per le persone e per le famiglie. Dunque ciò che viene messo in evidenza è l'arroganza con cui molti giocano con i soldi con spietatezza senza quasi accorgersi di giocare con la vita altrui. Se da una parte il linguaggio che spesso si usa è piuttosto cinico, dall'altro sembra quasi di avere a che fare, guardando i protagonisti del film, con dei bambini senza consapevolezza di ciò che fanno. E dunque alla fine non è tanto un film sulla Parmalat, ma è un film che parla di necessità di regole, di etica del lavoro e delle conseguenze di un'economia "virtuale" ma dai risvolti drammaticamente reali. Ottimo il cast da Remo Gironi a Toni Servillo, mai caricaturali, ma sempre attenti a dare spessore e profondità psicologica ai personaggi.
 

Allegato: P1260392.JPG (3,05 MB)
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