I primitivi

Regia di Nick Park. Animazione, durata: 89 minuti.

Il cavernicolo Dag vive tranquillo con la sua tribù dell’età della pietra, quando nel villaggio arriva un gruppo dell’età del bronzo, capeggiati dall’arrogante Dribblo, con lo scopo di accapparrarsi nuove terre. Dag però non si arrende e cerca di sapere qualcosa di più su questo altro popolo; scopre così che nell’età del bronzo, la gente moderna si appassiona ad uno sconosciuto gioco del calcio.

Se gli spettatori più grandi di età sono cresciuti guardando i “Flinstone” (portati anche sul grande schermo), il regista Nick Park riporta in auge l’età della pietra con questo bel film di animazione. Realizzato con pupazzi di plastilina, come già per “Galline in fuga”, per la Aardman Animations, il film piacerà non solo ai più piccoli ma anche ai grandi che li accompagnano.

Dal punto di vista visivo è di grande impatto la realizzazione accurata della città dei cavernicoli, ma anche l’ambientazione del gioco tra vulcani e geyser rende il film decisamente accattivante. Dal punto di vista pedagogico il film mostra l’impatto tra due mondi dove si contrappongono il vecchio e il nuovo, ricordando che va bene il progresso, ma anche che non tutto ciò che è nuovo è anche necessariamente positivo, che le novità si possono anche mettere in discussione e che qualcosa del passato va anzi preservato e custodito. Giusto per non dimenticare da dove si viene. Naturalmente la sfida avviene attraverso una partita a calcio, gioco “giunto fino a noi” tra il Real Bronzio e i Bruti.