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Habemus Papam

Regia di Nanni Moretti. Interpreti principali: Michel Piccoli (il Papa), Jerzy Stuhr (il portavoce), Nanni Moretti (lo psicanalista prof. Brizzi), Renato Scarpa (card. Gregori), Margherita Buy (psicanalista).
Durata 1 ora e 44 minuti.

Habemus Papam

Regia di Nanni Moretti. Interpreti principali: Michel Piccoli (il Papa), Jerzy Stuhr (il portavoce), Nanni Moretti (lo psicanalista prof. Brizzi), Renato Scarpa (card. Gregori), Margherita Buy (psicanalista).
Durata 1 ora e 44 minuti.

Terminati i funerali del Pontefice, i cardinali elettori si riuniscono in conclave per eleggere il nuovo Papa. Dopo qualche fumata nera, finalmente la fumata bianca: è il cardinale Melville, il quale accetta il mandato, ma al momento di presentarsi al balcone, terrorizzato, fugge dai palazzi vaticani. Dopo visite mediche, viene interpellato anche uno psicanalista (interpretato da Nanni Moretti), ma nonostante ogni tentativo, un giorno, eludendo la sorveglianza, il Papa riesce a scappare tra le strade di Roma, vestito come un uomo qualunque. Intanto in Vaticano, solo il portavoce è a conoscenza di ciò che è successo.
In conferenza stampa Nanni Moretti ha affermato di aver voluto ritrarre un Papa in difficoltà, dubbioso di avere la forza di assumere un tale carico di responsabilità. Il risultato è un'opera che presenta in modo alterno una profonda drammaticità con qualche momento di grande intensità (come quando, ad esempio, il neo eletto entra in una chiesa dove un semplice giovane parroco parla di fiducia e di speranza) e altri dove si rasenta una certa superficialità (i cardinali che non lasciano alcuna riservatezza ai colloqui tra il medico e papa Melville) tale da suscitare la risata più facile. Sicuramente vi sono scene sinceramente divertenti o ironiche senza cadere nella sfrontatezza, in ogni caso è quasi tutto giocato tra la dimensione reale ed onirica, cifra che ha sempre contraddistinto il cinema di Moretti.

Il risultato è, appunto, alterno: da una parte abbiamo un messaggio in cui emerge l'augurio di avere una Chiesa capace - come si dice alla fine del film - di guardare al cambiamento, di dare amore, accoglienza e comprensione - dall'altra, più che una riflessione sincera, quella di Moretti sembra essere un'operazione anche un po' furba, capace di catalizzare l'attenzione mediatica sul Vaticano. Insomma in "Habemuss Papam" compaiono tutti i temi che sono sempre emersi nello stile del regista, per cui si mescolano speranza e pessimismo e personaggi schiacciati dal senso di inadeguatezza. Opera interessante e anche divertente a tratti, ma non esente da chiara superficialità, lontana dalla profondità che aveva caratterizzato "La Messa è finita" (indipendentemente dal tema condivisibile o meno). Sicuramente grande prova per gli interpreti principali. Il film è girato con grande stile con inserti tratti dalle esequie di Papa Giovanni Paolo II (e al quale ci si riferisce anche per la sofferenza patita negli ultimi anni di pontificato), immagini della Cappella Sistina (ricostruita) e giardini del Vaticano (veri), Palazzo Farnese, Villa Medici ed è stato sottoposto al vaglio di Mons. Ravasi.
 

Allegato: MODULORoma.pdf (100,74 kB)

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