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Al cinema - Piccole Donne

Per la regia di Greta Gerwig

Al cinema - Piccole Donne

Regia di Greta Gerwig. Interpreti principali: Laura Dern, Meryl Streep, Emma Watson - Durata 135 minuti
Saranno soprattutto le lettrici di Louisa May Alcott a conoscere la storia di "Piccole donne", cioè la vita quotidiana di quattro giovani fanciulle - Beth, Jo, Meg ed Amy – che vivono con la loro madre, mentre il padre è al fronte come cappellano militare durante la Guerra di Secessione. Il romanzo è stato portato molte volte sul grande schermo, ad iniziare da George Cukor nel 1933, con una giovane Katherine Hepburn nei panni di Jo; poi da Mervyn Le Roy nel 1949 con Elizabeth Taylor; negli anni Novanta la regista australiana Gillian Armstrong ne fa un'altra trasposizione. Sono molte anche le riduzioni televisive, in Italia ricordiamo quella di Anton Giulio Majano negli anni Cinquanta. Oggi è la volta della regista statunitense Greta Gerwig a misurarsi con il romanzo che rese celebre la Alcott e, pur rimanendo fedele allo spirito del romanzo, la Gerwig si premura di inserire frammenti della biografia della stessa scrittrice. La Alcott mise, infatti, molto della sua stessa vita nel carattere di Jo, il personaggio probabilmente più amato dalle lettrici: appartenente ad una famiglia colta, ma sicuramente non agiata, Louisa M. Alcott ,come Jo, iniziò a scrivere per aiutare l'economia familiare arrivando a produrre la famosa tetralogia di "Piccole donne", ma a differenza di Jo non si sposò mai. Nel film emerge proprio questa ricerca di indipendenza, anche come ricerca della regista stessa probabilmente. Ma se l'indipendenza femminile è posta in risalto e non manchi nemmeno l'aspetto corale del racconto, ciò che forse difetta al film è la mancanza di profondità nella caratterizzazione di tutte e quattro le sorelle e, data la durata, alcuni momenti essenziali della storia vengono trattati forse con un po' di superficialità. L'opera della Gerwit per molti potrà sembrare un po' confusa, poiché è scritta su registri temporali non lineari, ma è sicuramente originale e non mancano di emergere il senso della dignità femminile e il desiderio di indipendenza, il senso della solidarietà, della vicinanza nei momenti di difficoltà tra le sorelle March e verso il mondo esterno.
Danno risalto al film le interpretazioni di Laura Dern nei panni della madre e di Meryl Streep in quelli della zia ricca e burbera. Anche Emma Watson dimostra di saper scegliere delle ottime parti.
Mariangela Grilli

Fonte: Il Cittadino
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