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Adaline

Adaline è una donna nata nel 1909 e che, dopo essersi salvata da un incidente, riceve in dono l’eterna giovinezza. La sua età si ferma a ventinove anni e davanti a lei scorre il tempo, anche quello di sua figlia, la quale paradossalmente sorpassa la madre in età; inoltre anche ogni possibile legame diventa per Adaline causa di inquietudine dal momento che non potrebbe invecchiare insieme alla persona che ama, sebbene non mancherà di fare un incontro sorprendente.

Adaline

Adaline è una donna nata nel 1909 e che, dopo essersi salvata da un incidente, riceve in dono l’eterna giovinezza. La sua età si ferma a ventinove anni e davanti a lei scorre il tempo, anche quello di sua figlia, la quale paradossalmente sorpassa la madre in età; inoltre anche ogni possibile legame diventa per Adaline causa di inquietudine dal momento che non potrebbe invecchiare insieme alla persona che ama, sebbene non mancherà di fare un incontro sorprendente.
Il mito dell’eterna giovinezza non è un tema nuovo nella storia della letteratura, basti pensare ai racconti sulla fantastica fonte della giovinezza, fino al celebre “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde; anche il cinema naturalmente si è appropriato di questo soggetto: da “Il mistero della fonte” a “Highlander”, a “Cocoon” ed ora con “Adaline – L’eterna giovinezza”.
In “Adaline”, la tesi di fondo è che non invecchiare mai è soprattutto una condanna: al contrario di ciò che succede nella nostra società in cui sembra contare solo il fisico perfetto, sottoposto a cure estetiche estenuanti, la protagonista sembra attendere invano lo spuntare dei capelli bianchi, dal momento che tutte le persone care intorno a lei cambiano e invecchiano. L’opera di Krieger (nato a Los Angeles nell’82) è a metà tra il melodramma e il film romantico, forse non originalissimo, ma è retto da un’atmosfera che coinvolge lo spettatore; non mancano scene divertenti, accanto ad altre più drammatiche (Adaline attraversa tutto il ‘900 con le sue tragedie). Elegante e con un ottimo cast (da Blake Lively ad Harrison Ford ed Ellen Burstyn), il film mette in evidenza le falle di una società intenta a nascondere il passare del tempo e a negare il senso del limite.
 

Allegato: veglia_pentecoste.jpg (86,49 kB)
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