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A dangerous method

A dangerous method

Già qualche anno fa Roberto Faenza aveva raccontato la storia di Sabine Spielrain, paziente del giovane Professor Jung, che ne diventa poi amante, nonostante lui fosse sposato e con figli. Faenza aveva evidenziato il lato romantico e passionale di questa vicenda, dando vita con "Prendimi l'anima", a un film emozionante. Oggi questa storia viene ripresa da David Cronenberg a cui interessano le riflessioni razionali sul dibattito che questo amore ha determinato nei due padri della moderna psicoanalisi, da una parte Jung, appunto, e dall'altra Freud. "A dangerous method", infatti, presentato con successo al festival di Venezia, racconta l'incontro-scontro fra questi due luminari del moderno metodo psichiatrico, che avviene proprio quando la giovane Spielrain diventa paziente (e poi amante) di Jung e Jung utilizza l'allora nuovissimo metodo freudiano di analisi per curarla. Con risultati insperati. Visto che la ragazza non solo migliorerà ma diventerà poi lei stessa un'affermata psichiatra. Cronenberg filma tutta la vicenda con una macchina da presa fredda e impersonal e, da cui non trapela nessun sentimento: uno sguardo ghiacciato, da entomologo, per rievocare due figure fondamentali della cultura europea che hanno determinato un cambiamento epocale nel paradigma del pensiero occidentale. È proprio il metodo psicoanalitico, infatti, ai primi del Novecento, con la sua "scoperta" dell'inconscio e di tutto ciò che lo caratterizza, ad aprire le porte alla modernità e a influenzare tutta la civiltà europea (basti pensare alle avanguardie artistiche). Dunque a Cronenberg interessa tornare ad un momento epocale, il momento di cambio di paradigma del pensiero occidentale, anche per darne, oggi, un bilancio. E il bilancio è racchiuso, a nostro avviso, in una frase sibillina ma sintomatica che Freud pronuncia nel viaggio che compie insieme a Jung in America: "Ma lo sanno che stiamo portando loro la peste?". Come a dire, ma lo sanno che siamo i portatori di una cultura nichilista e relativista che porterà danni? Di lì a poco l'Europa sarà investita da due guerre mondiali, il paradigma psicoanalitico diventerà sempre più dominante e il germe nichilista e relativista, che Freud e Jung stessi avevano aiutato ad affermarsi, si impossesserà della realtà fino alle derive postmoderne cui assistiamo.

Paola Dalla Torre

Allegato: ottobre_missionario2.JPG (236,22 kB)
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