Al cinema
stampa

A Genova le proiezioni di "Papa Francesco. Un uomo di parola"

Il docufilm di Wim Wenders sulla figura del Pontefice dal giorno della sua elezione

A Genova le proiezioni di "Papa Francesco. Un uomo di parola"

Da giovedì 4 a domenica 7 ottobre un centinaio di cinematografi in Italia appartenenti alle Sale della Comunità (11 in Liguria e a Genova Il Club Amici del Cinema, il San Paolo - Fritz Lang e il San Siro) saranno protagonisti di un evento eccezionale: in anteprima e contemporaneamente vi si proietterà il film di Wim Wenders “Papa Francesco. Un uomo di parola”. Non si tratta di una biografia e nemmeno di un semplice documentario su Papa Bergoglio, ma piuttosto di un’opera di Wim Wenders con il Pontefice.

Bergoglio viene eletto Papa nel 2013 e, alla fine dello stesso anno, il regista di origine tedesca Wim Wenders ha ricevuto una lettera, giunta nel suo ufficio di produzione a Berlino con un timbro postale della Città del Vaticano, da parte di Mons. Dario Viganò allora Direttore del Centro televisivo Vaticano. All'interno, ha trovato un'offerta che pochi registi ricevono: un invito a realizzare un documentario sul Papa in collaborazione con il Papa, compreso l'accesso senza restrizioni al vasto archivio vaticano di materiale televisivo riguardante il Pontefice. Così racconta Wim Wenders: “Si trattava di un'occasione irripetibile per realizzare un film che non avrei mai potuto immaginare da solo. Sono rimasto affascinato da Papa Francesco dal giorno in cui è stato eletto, e mi ha subito entusiasmato la sua scelta del nome, visto che San Francesco è uno dei grandi eroi dell'umanità, secondo me. Quindi ho considerato questa offerta un dono, che mi consentiva di avvicinare quest’uomo fantastico e coraggioso". “Volevo che al centro di questo documentario ci fossero le idee del Papa e il suo messaggio, il suo lavoro di riforma e le sue risposte alle domande globali di oggi. Ho ideato il film, sia dal punto di vista visivo che narrativo, nella speranza di coinvolgere il pubblico in una sorta di faccia a faccia con il Papa, stabilendo un dialogo tra lui e, letteralmente, il mondo. Ci hanno lasciato girare senza interferire. Abbiamo avuto quattro lunghi incontri/intervista con Papa Francesco, per quattro pomeriggi nel corso di due anni. Papa Francesco è stato assolutamente spontaneo, diretto e disponibile in tutte le sue risposte.”

Wim Wenders è un regista tedesco, più volte candidato agli Oscar, ha sempre realizzato opere di forte spessore etico e morale, tra gli ultimi ricordiamo “Il sale della terra”; ottenuto un permesso senza precedenti, ha avuto accesso all’archivio dei filmati, delle interviste, dei viaggi del Papa in tutto il mondo, infatti una parte della produzione consisteva nel viaggiare al seguito del papa in una delle sue visite internazionali.  Il regista non si vede ne’ si sente mentre pone le domande, poiché ha usato una tecnica di ripresa particolare che consente al Pontefice di parlare direttamente di fronte a ciascun spettatore in modo molto spontaneo.  Papa Bergoglio ha risposto a domande sulla povertà, sulle ingiustizie, sul creato praticamente a braccio, ha dichiarato il regista.

"Dopo la sua seconda intervista, Papa Francesco ha anche scherzato con tutta la squadra dei realizzatori", racconta Alessandro Lo Monaco, uno dei produttori del film. "Ci ha detto che quello che stavamo facendo era molto importante, e che le sue risposte a tutte le nostre domande erano come semi che desiderava piantare in tutto il mondo. Se diffusi correttamente avrebbero potuto germogliare e produrre bellissimi fiori. Altrimenti, ha aggiunto, ‘che vi si possa rompere la macchina da presa! ‘Ovviamente lo ha detto scherzando e ci ha fatto ridere tutti. Ha un meraviglioso senso dell'umorismo e ama fare battute spiritose".

All’interno del film Wenders ha voluto fare un parallelo tra la figura di San Francesco e questo Papa che, per la prima volta nella storia, ne prende il nome. Infatti Wenders ha dichiarato che lui, come tutti, ripongono grande speranza in questo Pontefice che sceglie un nome che già di per sé è una promessa. Ed è così che, volendo ricordare la figura del Santo, gira alcune sequenze in bianco e nero su San Francesco ad Assisi e in Umbria.

Ma perché il titolo? Così ha dichiarato il regista: “In un'epoca di profonda sfiducia nei confronti dei politici e degli uomini di potere, in cui bugie, corruzione e fake news sono all'ordine del giorno, il film ci mostra un uomo che mette in pratica ciò che predica, conquistandosi così la fiducia di persone di tutto il mondo, di tutti i credi religiosi, culturali e sociali. Ecco perché penso che questo non sia solo un film per i cattolici o i cristiani. Papa Francesco – Un uomo di parola contribuisce a liberarsi di certi pregiudizi e ad andare oltre le incomprensioni. Il Papa ha, letteralmente, spalancato le sue braccia verso tutti”.

Fonte: Il Cittadino
A Genova le proiezioni di "Papa Francesco. Un uomo di parola"
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento