In Italia e nel mondo
stampa

Emergenza sanitaria: proteggere la vita degli anziani

Chiamati a fare uno sforzo culturale enorme: abbandonare i punti di vista egocentrici e ragionare secondo principi di sanità collettiva

Emergenza sanitaria: proteggere la vita degli anziani

Risulta complicato aggiungere altre parole a qualcosa che in questi giorni “opprime” le nostre giornate, ma sento il bisogno di condividere “a voce alta” una riflessione su quanto stiamo vivendo in merito all’ “emergenza Coronavirus”.

Siamo di fronte ad una situazione nuova nella quale, come in tutto ciò che è ignoto, in mancanza di certezze assolute, devono muoverci il buon senso personale ed il senso civico, fondati su ciò che la scienza può dirci. L’ultima cosa da fare è lasciarci muovere dal panico, dagli interessi (politici o economici che siano), dall’egoismo, dalle superstizioni, dalle logiche regionali… Ci vengono e verranno ancora chieste misure che ai più possono sembrare esagerate, a qualcuno al contrario riduttive o inutili… Penso che in queste situazioni, non possano esserci punti di vista se non quello della comunità scientifica alla quale affidarsi (chiedendo, da credenti, al Padre che ha a cuore il destino di ogni suo figlio, di illuminare e fortificare chi è in prima linea a curare e chi è in prima linea a decidere/indicare come farlo per il meglio).

Rallentare al massimo la diffusione di un virus che non ragiona secondo i nostri bisogni, che non segue le nostre logiche economiche o i nostri confini geografici, è la cosa più importante che DEVE essere fatta. Il triste esempio della Lombardia può essere “utile” a tutti per comprendere a cosa possiamo andare incontro se permettiamo una velocità di contagio superiore a quella che il nostro Sistema Sanitario (concretamente ospedali, medici, infermieri…) può riuscire a gestire.

I dati disponibili, ad oggi, ci dicono che non ci troviamo di fronte ad un’infezione/malattia di gravità assoluta (in termini di mortalità) ma tutt’altro che banale se la diffusione avviene rapidamente.

Ovviamente (meno male che è così!) sentiamo tutto ciò che ci viene consigliato oggi, come qualcosa che va contro la socialità dell’uomo: distanza di sicurezza gli uni dagli altri, limitare le occasioni di incontro, evitare di stringere mani, di abbracciare , di toccare è quanto di più anti-umano possa esistere…eppure oggi diventa gesto di civiltà! Civiltà soprattutto verso quella parte di popolazione che invece, di fronte al virus, mostra un’estrema fragilità.

I dati di mortalità tra gli anziani sono importanti, i decessi si contano per la maggior parte tra gli ultra settantacinquenni e mettere in atto, quanto più serenamente possibile ma in maniera convinta, qualcosa che possiamo anche non comprendere appieno, è Carità soprattutto verso i nostri anziani: che siano genitori, nonni, o semplicemente la memoria (a volte sbiadita e offuscata dalla malattia) di una società che spesso li ignora e che anche in questa occasione li calpesta un po’, involontariamente, quando, volendo mandare un messaggio rassicurante, ripete a gran voce che il virus è pericoloso “solo per gli anziani”, come se questa fosse la parte meno preziosa di noi stessi.

Non so cosa, concretamente, verrà indicato di fare nelle prossime ore e nei prossimi giorni: è un’evoluzione continua, un tentativo dopo l’altro di fermare qualcosa che continua a correre e che ci trova impreparati, ma di fronte alla quale siamo chiamati a fare uno sforzo culturale enorme: quello di abbandonare i punti di vista egocentrici, e di ragionare secondo principi di sanità collettiva (= bene comune). Penso che, come credenti, abbiamo la possibilità preziosa di fare tutto ciò che ci sarà da fare con uno spirito diverso, con una forza particolare che può farci trasmettere speranza e solidarietà umana anche nel mettere in atto gesti che, in questo caso, apparentemente le contraddicono.

Ci guidi la Parola, ci sostenga la preghiera, ci rafforzi l’Eucarestia (sperando di poterla continuare a celebrare regolarmente) ma tutto questo dia una luce diversa a ciò che adesso deve essere il nostro principale sforzo comune: il rispetto delle indicazioni che ci vengono date dal Ministero della Salute tramite i suoi “canali” ufficiali (www.salute.gov.it; www.iss.it).

*Medico Geriatra

Fonte: Il Cittadino
Emergenza sanitaria: proteggere la vita degli anziani
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento