Genova e Liguria
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Sampierdarena e Centro Storico: no all’azzardo

Non si potranno più aprire attività connesse con il gioco d'azzardo, anche on line

Sampierdarena e Centro Storico: no all’azzardo

A Sampierdarena e nel Centro Storico non si potrà procedere con l’apertura di nuove attività connesse al gioco d’azzardo, anche on line.
Questo, grazie al via libera della giunta comunale di Genova, su proposta dell'assessore al Commercio Paola Bordilli, all’integrazione delle Intese tra Regione Liguria, Comune di Genova e Camera di Commercio per il miglioramento della qualità della vita e alla qualificazione commerciale dell’area del Centro Storico genovese. “L'obiettivo è valorizzare il più possibile l'imprenditoria sana, quella che rappresenta anche un presidio fondamentale di sicurezza e decoro per i nostri quartieri. Nel delicato momento attraversato dal nostro commercio, le istituzioni, in primis il Comune, hanno il dovere di tutelare quelle attività commerciali, che con la loro insegna continuano a tenere vivi i nostri quartieri e a dare un servizio essenziale ai cittadini, salvaguardandole dall'eventuale insediamento di attività che non portano ricchezza, ma nuovi disagi e rischi di degrado. Si è voluto porre freno a fenomeni che agevolassero la possibilità di pratica del gioco d'azzardo anche tramite l'online per la tutela dei luoghi e dei cittadini”, ha commentato l’assessore Paola Bordilli. L’assessore regionale al Commercio Andrea Benveduti ha spiegato che il lavoro congiunto di Regione, Comune, Camera di Commercio e Sovrintendenza “va nella direzione della difesa del commercio locale e della tutela del contesto urbanistico, punto di partenza per la rigenerazione urbana e per la salvaguardia delle imprese esistenti”.
La prima Intesa, approvata a giugno 2018 tra Regione Liguria, Comune di Genova, Camera di Commercio di Genova e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria, nasce con la finalità di migliorare la qualità della vita e la qualificazione commerciale dell’area del Centro Storico genovese, obiettivo poi esteso, in successive modifiche al documento, ai quartieri di San Teodoro e Sampierdarena.
Tra le nuove attività economiche che, a seguito della prima Intesa, dal 2018 non possono insediarsi nel perimetro stabilito dalla Soprintendenza, a tutela delle zone di pregio ci sono lavanderie e distributori automatici, phone center, internet point, money transfer, sexy shop, compro oro. A queste ora si aggiungono le attività connesse al gioco d’azzardo a distanza come la vendita di carte prepagate, ricaricabili, ricarica conti gioco e altre attività similari.

Fonte: Comunicati stampa
Sampierdarena e Centro Storico: no all’azzardo
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