Nuova sala in Questura intitolata a Esposito, ucciso dalle br nel 1978

In Questura è stata inaugurata la nuova sala conferenze intitolata al commissario capo Antonio Esposito ucciso dalle Br a bordo di un autobus, nel 1978, alla presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli.

A benedire la targa a lui intitolata è stato il Cardinale Angelo Bagnasco; per l’occasione è intervenuto il capo della polizia Franco Gabrielli che ha ricordato con commozione il sacrificio di Esposito.

Presenti anche il questore Bracco, il prefetto Fiamma Spena, il sindaco Bucci e l’assessore regionale Ilaria Cavo. E’ stata inaugurata anche la sala per le audizioni protette, rivolta in particolare alle vittime della violenza di genere. Primo obiettivo, infatti, la protezione della vittima, per la quale l’impatto psicologico è fondamentale e verso la quale è necessaria la massima attenzione.

Il sindaco Bucci è intervenuto dicendo che la città è contenta e orgogliosa di poter essere segno di innovazione: “La violenza di genere è un grande problema che dobbiamo affrontare tutti insieme, come amministrazione dobbiamo pensare all’educazione delle nuove generazioni. Se lavoriamo insieme dimostriamo che le amministrazioni con i cittadini possono raggiungere grandi obiettivi. Genova può diventare un esempio di come debbano essere affrontati questi problemi così importanti e così delicati”. Gabrielli ha ringraziato il Rotary per il contribuito offerto nella realizzazione della sala per le audizioni protette e i ragazzi del liceo artistico Barabino che la hanno abbellito: “E’ necessario concentrarsi maggiormente sulla vittima, soprattutto in questi reati – ha detto; non bisogna mai sottovalutare nessun grido d’allarme specialmente delle donne, che purtroppo restano le vittime elettive di questi reati. La sensibilità al riguardo è presente nella nostra magistratura, come nella specializzazione delle forze dell’ordine: è il modo migliore per affrontare questi problemi insieme alla comunità”. Gabrielli ha voluto infine ringraziare il questore Bracco che a breve lascerà Genova, per un incarico di prestigio frutto della sua professionalità e capacità; “ma anche – ha detto - del suo gruppo di lavoro straordinario. Il dottor Bracco ha avuto una grande squadra che lo ha supportato permettendo di raggiungere risultati straordinari in questo territorio”.