Genova e Liguria
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Liguria "arancione"

Per alleggerire la pressione sugli ospedali

Liguria "arancione"

"Il ministro Speranza mi ha comunicato la decisione del Governo di inserire la Liguria in fascia arancione. E’ il momento di rimboccarsi le maniche, anche facendo qualche sacrificio, e cogliere il grido di dolore che arriva dai nostri ospedali e da tutti i luoghi di cura, dove i medici hanno chiesto più volte misure più rigorose per rallentare gli arrivi. Ci auguriamo che queste due settimane possano effettivamente raffreddare la situazione e permettere alle nostre attività economiche di tornare a pieno regime in tempo per il periodo prenatalizio, il più importante dell'anno".

Con queste parole, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha commentato, nel consueto punto stampa serale di lunedì 9 novembre, la notizia dell'inserimento della Liguria in fascia arancione (insieme ad Abruzzo, Basilicata, Toscana e Umbria) che è entrato in vigore mercoledì 11 novembre.
"I dati sono anche lievemente migliorati - ha proseguito - Resta pesante la situazione negli ospedali, immaginiamo che questo sia uno degli elementi che più ha influito sulla decisione presa dalla cabina di regia. Toti ha spiegato che il numero degli ospedalizzati cresce omogeneamente nelle diverse province liguri: “Ci aspettiamo che Genova si stabilizzi nelle prossime giornate e che ci sia una crescita nelle altre province. L'ordinanza ministeriale è di due settimane, ha senso attenersi a quelle indicazioni senza complicare lo scenario, anche per non creare una babele nella comunicazione delle misure”.
Il passaggio in zona arancione implica il divieto negli spostamenti tra regioni e comuni se non per comprovate esigenze di lavoro, salute e necessità (ad esempio per il rientro al proprio domicilio di residenza) con l'obbligo di autocertificazione.
Per i comuni piccoli, dove gli esercizi commerciali non sono sufficienti, gli spostamenti nei comuni vicini sono considerati necessari e quindi sono autorizzati.
Chiudono i bar e i ristoranti anche a pranzo: sono consentiti solo l'asporto fino alle 22, ora in cui scatta il divieto di circolazione (per Genova, come già stabilito in precedenza, scatta alle 21), mentre per le consegne a domicilio non ci sono limitazioni di orario. Tutte le scuole superiori passano alla didattica a distanza.
Chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi; rimangono chiusi, come già erano, musei e mostre, cinema e teatri, sale scommesse, piscine e palestre.

Fonte: Comunicati stampa
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