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Al Museo Diocesano il presepe a sagome dipinte

Visitabile negli orari di apertura del Museo fino al 27 gennaio

Al Museo Diocesano il presepe a sagome dipinte

I l prezioso nucleo di Silohuette di Natale è costituito da 35 sagome di fattura accurata, alte fino ad un massimo di 30 centimetri, dipinte a tempera su carta applicata su cartoncino controfondato e reso rigido da stecche di legno fissate a basi per consentire l’esposizione.
All’interno della collezione sono stati individuati due nuclei piuttosto distinti: il primo è composto da circa 20 tra figure singole e gruppi, di fattura più antica risalente al XVII - XVIII secolo, per lo più firmate sul retro da un monogramma e da un numero progressivo in caratteri arabi che doveva indicare la consistenza del complesso presepiale.
Un secondo corpus, altrettanto interessante, denuncia una veste più tarda, probabilmente ottocentesca, dove prevalgono figure singole, molto caratterizzate nelle fisionomie ma condotte con campiture di colori accesi e contrastanti, non lontani dai modi della pittura romanica e accademica della prima metà dell’Ottocento.
Come si è anticipato, la tradizione dei Presepi a sagome dipinte prese avvio in Europa nel XVIII secolo, con particolare diffusione in ambito bavarese e tirolese, e si è sviluppata a partire dal XVII-XVIII secolo, come dimostrano i Papierkrippen conservati sia nei principali musei delle due regioni, sia al Museo Diocesano di Bressanone.
Al di là di una loro somiglianza con gli apparati del Theatrum Sacrum, questi complessi erano destinati all’ambito famigliare, dove venivano adattati all’interno di scenografie articolate per la devozione privata.
Si trattava di presepi destinati alla devozione popolare e utilizzati per costruire delle vere e proprie scenografie e teatrini: di dimensioni diverse, venivano disposti secondo una scansione prospettica in profondità, in modo da comporre una scena. Potevano quindi essere di dimensioni contenute oppure di altezza pari al metro, in particolare se destinati alla devozione pubblica all’interno delle chiese. Quello esposto al Museo, date le ridotte dimensioni, può essere ricondotto a una devozione intima e raccolta, nella sfera domestica. Non mancano altri momenti o episodi del Natale in altrettante opere del Museo, come la magnificenza dell’Adorazione dei Magi di Giovanni Battista Perolli, l’intimità della vita domestica nella “Sacra Famiglia con San Giuseppe al lavoro” di Gerard David, la tradizione della Santa Casa in cui Maria riceve l’annuncio, illustrata nella “Madonna di Loreto”, solo per citarne alcuni.
Il Presepe sarà visitabile sino al 27 gennaio 2020 ed è stato allestito con il contributo di Latte Tigullio.
E’ visitabile negli orari di apertura del Museo Diocesano (da lunedì a sabato dalle ore 12 alle ore 18, domenica dalle 14 alle 18, martedì chiuso), con il biglietto del Museo Diocesano: € 8 intero, € 6 ridotto (over 65).
In occasione delle festività si segnala che il Museo Diocesano sarà chiuso: mercoledì 25 dicembre (Santo Natale) e mercoledì 1° gennaio 2020 (Capodanno).
Sarà aperto giovedì 26 dicembre dalle ore 14 alle ore 18.

Via T. Reggio 20 r - 16123 Genova; tel 010.2475127
www.museodiocesanogenova.it

Fonte: Il Cittadino
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