Comunità diocesana
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L'emozione di un incontro

I 900 cresimati e cresimandi della Diocesi hanno incontrato Papa Francesco

L'emozione di un incontro

“Non ci credo! Mi ha salutato e mi ha stretto la mano!”. Queste le parole cariche di gioia e di stupore che sono risuonate nella prima mattinata di sabato 25 maggio in Vaticano di fronte alla residenza Santa Marta, dove 900 ragazzi della Cresima della nostra Diocesi hanno letteralmente stretto in un abbraccio Papa Francesco che, come un perfetto padrone di casa, è sceso a dare il benvenuto ai ragazzi, accompagnati dal Cardinale Angelo Bagnasco, da diversi sacerdoti e dai catechisti.

Ed è iniziato così, con un boato festoso e un fragoroso applauso, il tradizionale pellegrinaggio diocesano dei Cresimati e Cresimandi a Roma, giunto alla sua diciottesima edizione.

Una tre giorni intensa e indimenticabile, guidata dal Cardinale Arcivescovo, che si é svolta da venerdì 24 a domenica 26 maggio, organizzata dell'agenzia di viaggi La Via-Brevivet e diretta da Don Gianfranco Calabrese, Direttore dell'Ufficio Catechistico Diocesano. Hanno aderito 74 parrocchie, con circa 900 partecipanti, a formare una carovana di 18 pullman che ha festosamente invaso le vie della capitale.

Sono oltre 15.000 i ragazzi che hanno avuto occasione, nel corso degli anni, di partecipare a questo ormai consolidato appuntamento, con un itinerario che ha voluto prendere per mano i ragazzi e condurli alla scoperta delle radici della cristianità. Come novelli pellegrini, i partecipanti attraverso la conoscenza di luoghi, fatti e figure storiche, hanno avuto l'occasione per comprendere le basi su cui poggia la Chiesa.

Un programma molto denso, anche in questa edizione, con la particolare grazia dell’incontro ‘privato’ col Papa davanti a Santa Marta il sabato mattina prima della tradizionale visita ai Giardini Vaticani e l’incontro con l’Arcivescovo e i Cardinali Bertone e Comastri. Il Santo Padre, rompendo il protocollo, è sceso in mezzo al mare di “berretti rossi” e si è lasciato abbracciare e salutare da tutti i ragazzi che, emozionati, non potevano credere di essere così vicini al Papa e di poterlo addirittura toccare! E Francesco, molto semplicemente, ha regalato a tutti un sorriso e un “ciao”, riprendendo anche benevolmente i ragazzi che, armati di smartphone, volevano immortalare quel momento: “Aspettate – ha detto il Papa – prima si saluta, poi se volete faccio volentieri la foto!”.

Dopo essere ‘riemerso’ dal bagno di folla, il Pontefice ha ringraziato il Cardinale Bagnasco “per questa visita insieme a tanti giovani”, e si è rivolto ai ragazzi, li ha esortati a riconoscere nella Madonna la persona “più capace, più brava, più buona, più tenera per portarci a Gesù”. “Pregate la Madonna – ha continuato Francesco – perché è Mamma, e saprà sostenerci sempre, anche nelle difficoltà. E Lei sempre vi porterà a Gesù, sulla sua strada”.

Il Papa ha poi recitato la preghiera dell’Ave Maria insieme con i ragazzi e li ha benedetti aggiungendo una particolare raccomandazione: “Ognuno preghi pensando in cuor suo alle persone più care, ma pensate anche a qualcuno con cui non andate d’accordo, pregate anche per loro”.

E poi l’entusiasmo dei ragazzi è esploso con il coro “Francesco Francesco” e lo sbandieramento dei cappellini rossi e delle bandierine che salutarono il Papa durante la sua visita a Genova due anni fa. E anche un semplice dono per il Santo Padre: un cesto con alcuni tipici prodotti genovesi!

Dopo il benvenuto del Papa, il programma è proseguito secondo le tappe stabilite e il serpentone di “berretti rossi” si è snodato lungo i viali dei Giardini Vaticani.

Presso la spianata, dove è stata realizzata la riproduzione della Grotta di Lourdes, raccolti simbolicamente ai piedi dell'immagine di Maria Santissima, i ragazzi hanno trovato ad attenderli il Card. Tarcisio Bertone, che ha voluto portare loro i suoi saluti. Come da appuntamento consolidato, il Card. Angelo Comastri ha catturato l'attenzione dei presenti proponendo una breve catechesi incentrata sulla figura di Santa Teresa di Calcutta, invitando i ragazzi a riflettere sul significato della felicità, quella vera, che può nascere ed esistere solo dentro se stessi.

A seguire, i cresimati hanno raggiunto, accompagnati da guide turistiche, la Basilica di S. Pietro per la visita. Al termine, la carovana dei pullman genovesi, ha attraversato Roma per raggiungere le Catacombe di Callisto e di Domitilla, che hanno offerto un'occasione per comprendere la nascita e la realtà delle prime comunità cristiane. Nel secondo pomeriggio, la celebrazione della S. Messa presieduta dal Cardinale Angelo Bagnasco nella Basilica di San Giovanni in Laterano. L’Arcivescovo, nell’omelia ha invitato i ragazzi a ‘non perdersi’ dopo la Cresima: “Siate sempre uniti alla Chiesa e ai vostri sacerdoti – ha detto – qualunque sarà il disegno che il Signore ha per la vostra vita: non dimenticate mai che Egli vi ama. Pregatelo sempre, da soli e in comunità. E siate missionari, imparando a svolgere un servizio, anche piccolo e semplice per cominciare, in parrocchia o nelle associazioni”.

Al termine della S. Messa anche un saluto ai parenti della indimenticata catechista e collaboratrice dell’ufficio catechistico Pina Oro, sempre presenti al pellegrinaggio dopo l’istituzione del Concorso a lei dedicato e al quale partecipano sempre molti ragazzi con testi e disegni inerenti la catechesi. Da quest’anno il “Concorso Pina Oro” sarà esteso anche ai bambini della Prima Comunione e si svolgerà il prossimo novembre.

Non sono mancati momenti ludici e di sano divertimento nelle serate trascorse nelle strutture che hanno ospitato la comitiva, grazie all’intrattenimento regalato da Don Roberto Fiscer e dal gruppo di Radio Fra Le Note.

Domenica mattina, appuntamento alle 8.30 nel cuore della capitale a spasso fra le straordinarie bellezze storiche ed artistiche, lungo le splendide vie di Roma, che tutte conducono simbolicamente in Piazza San Pietro. Lì, tutti i gruppi si sono ritrovati a mezzogiorno per partecipare alla preghiera del Regina Coeli con il Papa. "Saluto i ragazzi della Cresima di Genova". A queste parole pronunciate da Papa Francesco si è scatenata tutta la gioia dei ragazzi che sventolando i berretti rossi che li contraddistinguono hanno inteso rivolgere un amorevole saluto a Francesco e ringraziarlo per l’attenzione tutta per loro. “Sono tanti!” ha detto ancora il Papa rivolto alla Piazza sentendo il rumore festoso dei genovesi.

“Abbiamo visto Pietro, ragazzi, abbiamo visto Pietro!”, il commento commosso dei catechisti che, nonostante la stanchezza per i tempi serrati di questi giorni, non hanno smesso di guidare i loro ragazzi facendo ancor più comprendere loro quale sia la bellezza della fede cristiana di cui sono chiamati ad essere testimoni e discepoli credibili, in forza del Sacramento della Cresima che hanno ricevuto o che riceveranno nel corso dell'anno.

Fonte: Il Cittadino
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