Comunità diocesana
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In partenza per Lourdes

Dal 25 giugno al 2 luglio un'esperienza di servizio per 45 ragazzi

In partenza per Lourdes

LourdEstate, l’annuale pellegrinaggio organizzato dalla Pastorale Giovanile rivolto a tutti i ragazzi che frequentano i primi anni delle superiori è alle porte.  Il cammino verso Lourdes inizierà lunedì 25 giugno e si concluderà il lunedì successivo, 2 luglio.

Un momento speciale per i ragazzi, i sacerdoti e gli accompagnatori che si trovano a vivere un’esperienza unica e ogni anno sempre diversa.

Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo Ausiliare, accompagnerà a Lourdes, con alcuni altri sacerdoti, i ragazzi che hanno aderito al pellegrinaggio. Gli abbiamo posto alcune domande.

Eccellenza, l’esperienza di LourdEstate per i ragazzi che cosa rappresenta?

Un’esperienza molto coinvolgente, che riassumerei in tre aspetti chiave.

Il primo è quello della preghiera, a Lourdes i ragazzi vivono diverse celebrazioni e momenti di raccoglimento, il secondo è quello del servizio ai malati e l’aspetto della fraternità. Per i partecipanti è bello ascoltare le testimonianze di volontari più adulti che trasmettono il vero spirito della gratuità.

I ritmi sono incalzanti, si parte sempre con la voglia di dare incondizionatamente, ma spesso ci si dimentica che si riceve tanto e i ragazzi devono essere pronti ad accogliere questi doni preziosi.

Che cosa si prova una volta arrivati a Lourdes?

Questo è il mio quindicesimo pellegrinaggio, il quarto con la Pastorale. All’interno del Santuario si vive in un clima particolare, di silenzio e preghiera.

Tutto ciò favorisce il raccoglimento, anche grazie alla grotta dove le persone stanno fino a notte fonda a pregare. Si avverte di essere curati dall’amore materno di Maria.

Qual è l’aspetto più significativo di Lourdes?

Sicuramente l’avvicinamento al Sacramento della Confessione, dove i ragazzi riscoprono l’amore di Dio e di Maria. L’immagine più frequente che si nota a Lourdes è quella dei sacerdoti sui prati, sulle panchine e nelle cappelle che confessano i ragazzi.

Cosa si portano i ragazzi a casa dopo un’esperienza del genere?

Un modo di vivere la fede intenso e concreto. Vi è un clima sereno, nonostante i malati, le carrozzine, tutto ciò dimostra che la fede dona serenità. I ragazzi da Lourdes si portano a casa la pace del cuore raggiunta grazie allo stare in dei luoghi davvero speciali.

Ricordando la Sua omelia nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, in occasione del pellegrinaggio dei Cresimati e Cresimandi a Roma dello scorso maggio, nella quale aveva detto “Crediamo in un fatto storico”, i ragazzi come vivono la storia della Chiesa, della apparizioni e dei miracoli in un luogo così ricco di suggestioni e ovviamente di storia?

Ciò che affascina non è solamente il racconto di Lourdes e delle apparizioni, ma i ragazzi rimangono colpiti dal fatto che vi sono giganteschi pellegrinaggio.

Ogni anno ci sono sei milioni di pellegrini che testimoniano la testimonianza reale della Fede.

O sono una valanga di “pazzi” oppure sono pellegrini che sono attratti da un fatto storico divino. Il vero miracolo sono i pellegrinaggi.

Una tappa importante, significativa, unica, che porta i ragazzi al cospetto di qualcosa di reale, di vero e di concreto.

La Diocesi aiuta i ragazzi in pellegrinaggio anche con un ausilio economico volto proprio a dare la possibilità a tutti di partecipare.

Quest’anno saranno 45 i partecipanti, provenienti dalle parrocchie della Diocesi, pronti a camminare sulle orme di Maria, per vivere al meglio LourdEstate e per poter tornare a casa rigenerati nella fede.

Fonte: Il Cittadino
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