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Papa Francesco: dialogo tra Cristianesimo e Islam sia fattore decisivo per la pace

Nell'udienza generale di mercoledì 6 febbraio il Pontefice è tornato sul suo viaggio negli Emirati Arabi

Papa Francesco: dialogo tra Cristianesimo e Islam sia fattore decisivo per la pace

Nell’udienza generale di mercoledì 6 febbraio nell’aula Paolo VI, papa Francesco ha parlato del recente viaggio apostolico negli Emirati Arabi Uniti, un Paese divenuto “un crocevia tra Oriente e Occidente, un’oasi multietnica e multireligiosa”, “un luogo adatto per promuovere la cultura dell’incontro”

In un’epoca “in cui è forte la tentazione di vedere in atto uno scontro tra le civiltà cristiana e quella islamica” – ha detto Francesco - abbiamo “voluto dare un ulteriore segno, chiaro e deciso, che invece è possibile incontrarsi, è possibile rispettarsi e dialogare”.

Nel corso del viaggio, che “appartiene alle ‘sorprese’ di Dio”, il Pontefice e il Grande Imam di Al-Azhar hanno firmato ad Abu Dhabi il Documento sulla Fratellanza Umana, nel quale è riaffermata “la comune vocazione di tutti gli uomini e le donne ad essere fratelli in quanto figli e figlie di Dio”, ed è condannata “ogni forma di violenza, specialmente quella rivestita di motivazioni religiose”.

In un’epoca come la nostra, in cui è forte la tentazione di vedere in atto uno scontro tra le civiltà cristiana e quella islamica, e anche di considerare le religioni come fonti di conflitto, abbiamo voluto dare un ulteriore segno, chiaro e deciso, che invece è possibile incontrarsi, è possibile rispettarsi e dialogare, e che, pur nella diversità delle culture e delle tradizioni, il mondo cristiano e quello islamico apprezzano e tutelano valori comuni: la vita, la famiglia, il senso religioso, l’onore per gli anziani, l’educazione dei giovani, e altri ancora.

Il viaggio apostolico, il primo di un pontefice nella penisola arabica, ha avuto luogo a 800 anni dalla visita di san Francesco al sultano al-Malik al-Kamil. Papa Francesco confida che nella tre giorni spesso ha pensato al Poverello di Assisi. “Mi aiutava a tenere nel cuore il Vangelo – precisa – l’amore di Gesù Cristo, mentre vivevo i vari momenti della visita; nel mio cuore c’era il Vangelo di Cristo, la preghiera al Padre per tutti i suoi figli”, la preghiera perché “il dialogo tra il Cristianesimo e l’Islam sia fattore decisivo per la pace nel mondo”. Il Pontefice ringrazia tutti per l’accoglienza ricevuta, intrisa di “grande cortesia”, e ricorda le tappe fondamentali del viaggio: i colloqui privati con il Principe Ereditario e con il Consiglio Musulmano degli Anziani; l’incontro interreligioso presso il Memoriale del Fondatore degli Emirati Arabi Uniti, lo Sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan.

Questo documento sarà studiato nelle scuole e nelle università di parecchi Paesi. Ma anche io mi raccomando che voi lo leggiate, lo conosciate, perché dà tante spinte per andare avanti nel dialogo sulla fratellanza umana.

Papa Bergoglio ha ricordato anche l’intenso abbraccio con il milione di cristiani presente negli Emirati Arabi Uniti, “lavoratori originari di vari Paesi dell’Asia”: l’appuntamento nella cattedrale di san Giuseppe ad Abu Dhabi e la messa nello stadio della città, durante la quale si è pregato con “speciale intenzione al Medio Oriente e allo Yemen”.

Fonte: Il Cittadino
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