Forum Famiglie: necessarie politiche fiscali per la maternità

E’ stato presentato ieri lo Studio nazionale di fertilità promosso dal Ministero della Salute. Si tratta di un’indagine cui hanno preso parte l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, l’Ospedale evangelico internazionale di Genova e l’Università degli studi di Bologna.

E’ stata coinvolta nello studio la popolazione potenzialmente fertile (tre categorie: adolescenti, studenti universitari e adulti fino a 49 anni) e i professionisti sanitari (pediatri di libera scelta, medici di medicina generale, ginecologi, andrologi, endocrinologi, urologi, ostetriche).

Quasi l’80% degli adolescenti e dei giovani dichiara di volere in futuro dei figli, se possibile entro i 30 anni, mentre oltre la metà degli adulti intervistati (il 55%) afferma di non avere intenzione di averne. Manca però in ogni fascia di età la consapevolezza che la fertilità biologica diminuisce progressivamente con l’età anagrafica.

Commentando questi dati, Emma Ciccarelli, Vicepresidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, ha auspicato la realizzazione di una campagna di informazione e sensibilizzazione sul valore sociale della maternità. “In Italia – ha detto Ciccarelli - è allarme rosso”; per questo “è necessaria una scelta coraggiosa che investa tutti i campi – anche quello lavorativo delle donne, quello dei tempi delle città e tanto altro -; occorre far uscire la maternità dal recinto del ‘privato’: non è una questione privata ma riguarda tutta la collettività”.

“Ogni coppia che mette al mondo un figlio assume una responsabilità e un impegno che devono essere premiati dallo Stato”; “Non si possono più tollerare scelte inadeguate o misure spot legate ai bonus. I fatti concreti mostrano la progressiva riduzione negli ultimi anni dei finanziamenti alle politiche per la famiglia; il governo continua a tagliare le spese di Welfare e le risorse a questo comparto così strategico per il Paese”.

Proprio recentemente il Forum Famiglie ha pubblicato un questionario sull’essere mamma a Roma: emergono enormi difficoltà economiche, mancanza di equità fiscale e precarietà lavorativa.

“Occorre riconoscere l’impegno economico di chi si fa carico di generare, crescere ed educare nuove vite affrontando una volta per tutte l’annosa questione dell’equità fiscale”.

E’ di questi ultimi giorni, inoltre, la diffusione dei dati Eurostat sui matrimoni in Europa: l’Italia è agli ultimi posti con una media di 3,2 matrimoni ogni mille abitanti si classifica penultima precedendo solo la Slovenia.