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Il Vangelo di domenica 31 marzo

Santa Pasqua - Anno B

Il Vangelo di domenica 31 marzo

Letture: Atti 10, 34.37‑43; Colossesi 3, 1-4; Giovanni 20, 1‑9.

 

1 ‑ Il sepolcro vuoto - Il mattino di Pasqua, Simon Pietro e Giovanni corrono al Calvario, allertati dalle donne e dalla Maddalena sulla scomparsa del corpo di Gesù dal sepolcro. Entrano per primi nel sepolcro vuoto e osservano la sindone e le bende, usate per la sepoltura di Gesù, piegate con cura ai lati del letto tombale. Per Giovanni è evidentemente il ‘segno’ lasciato da Gesù risorto: ‘Egli vide e credette’! Anche oggi il segno non cambia: il sepolcro vuoto di Gesù, aperto dal di dentro, è la prima prova che Egli è vivo, libero dai morti, vivente in mezzo a noi. Tutta la creazione è scossa da un nuovo fremito di vita divina: finalmente in Cristo Risorto l’uomo ritrova se stesso e torna ad essere ‘nuova creatura’!

 

2 - Vita nuova - La Risurrezione di Gesù è la vittoria definitiva della vita sulle cause, che hanno introdotto la morte nel mondo. Esse sono due: prima il peccato di ribellione degli angeli e poi quello dell'uomo all’Amore di Dio. Dice Paolo: ‘Per la disobbedienza di uno solo (Adamo-Eva) entrò la morte nel mondo, per l’obbedienza di uno solo (Cristo) entrò la vita’. Il senso centrale della Pasqua è tutto qui: l’uomo risorge dal male e, per grazia di Gesù, non morirà mai più nel corpo e nello spirito! Certo, permangono ancora gli effetti prodotti dal peccato, ma questa è una fase intermedia, non definitiva. Un giorno, quello veramente ultimo, scompariranno definitivamente il male, il dolore, la morte.

 

3 - La mia Pasqua - Gesù appare la sera di Pasqua agli apostoli, riuniti nel Cenacolo, e dona loro il potere di far risorgere i morti nel peccato: ‘Ricevete lo Spirito Santo! A coloro ai quali rimetterete i peccati saranno rimessi, a coloro ai quali li riterrete saranno non rimessi’. La grazia pasquale del Risorto è già pronta anche per me... Perché allora rimandare l’appuntamento con la Misericordia di Dio? Perché continuare a dire che non ce la faccio a spezzare i legami con situazioni di peccato o di stallo? In fondo, fare Pasqua significa ricevere Gesù nei sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia. In tal modo la Pasqua diventa il punto di partenza e di non-ritorno alla vita di prima: ‘Fratelli, se siete risorti con Cristo (nel Battesimo), cercate le cose di lassù; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta in Cristo con Dio’ (S. Paolo)!

 

4 - Sono sempre con voi - Il secondo aspetto della Risurrezione è la continuità della presenza di Cristo in mezzo a noi. Cristo Risorto e io siamo una cosa sola; tutti noi, insieme nella sua Chiesa, siamo il suo Corpo Risorto! La Pasqua ci invita a fare esperienza forte e costante della presenza di Gesù nel cuore, in casa, in ufficio e in fabbrica, nella comunità ecclesiale e civile. C’è Lui! Io non sono mai solo a lottare e a sperare. Ci manca molto questa esperienza concreta e personale con Gesù in me e con gli altri.

 

5 - Punti concreti - La Risurrezione ha contenuti molto concreti che si possono condensare in due parole: riconciliazione e rinnovamento. Essa è l’urgenza del momento, su cui si interroga la Chiesa in tutto il mondo. Ecco il significato della riconciliazione: unione e pace con Dio e con l’uomo attraverso il rispetto della legge dell’amore, della giustizia, della condivisione. Così si creano le premesse per una convivenza serena e ricca di opere nuove. Questo è l’impegno preciso che nasce dalla nostra Pasqua.

Fonte: Il Cittadino
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