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Si ritorna alle urne?

Mattarella :«Governo di garanzia o voto in estate»

Si ritorna alle urne?

“Nessuna intesa tra le principali forze politiche”. Queste le parole del Capo dello Stato al termine dell’ultimo giro di consultazioni, tenutesi lunedì 7 maggio al Colle.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha elencato le possibili alternative. La prima è la formazione di un governo di garanzia che porti l’Italia verso nuove elezioni, quest’ipotesi scioglierebbe qualsiasi speranza da parte del Centrodestra di attribuire un incarico governativo a Matteo Salvini, e darebbe pienezza di funzioni a un governo che stia in carica finché fra le forze politiche non vi sia raggiunta un’intesa per una maggioranza politica.

La seconda possibilità è quella di nuove elezioni nel mese di luglio, “Sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica che una legislatura si conclude senza essere avviata” - ha ribadito il Presidente Mattarella – “La prima volta che il voto popolare non viene utilizzato e non produce alcun effetto”.

La palla ora passa ai partiti che, stando alle parole del Presidente della Repubblica, hanno più volte ribadito la richiesta di più tempo per raggiungere intese.

La realtà è che sarebbe la Legislatura più corta e più impopolare della storia della Repubblica Italiana. Il voto a luglio sarebbe un’assoluta novità, in passato si è votato al massimo il 27 giugno. E sarebbe anche la prima volta di due elezioni politiche nello stesso anno.

Nel 1994 e nel 1996 le Camere furono sciolte dopo appena due anni di operatività, ora sarebbero sciolte dopo appena un mese e mezzo.

Il Parlamento deve essere sciolto dal Presidente della Repubblica tra i 45 ed i 70 giorni prima della data fissata per le elezioni Politiche. Per avere il minimo di 45 giorni previsti, così da consentire il voto l’8 luglio, dunque le Camere andrebbero sciolte al massimo il 24 maggio.

Il leader dei Pentastellati, Luigi Di Maio, ha definito il comportamento di Salvini vergognoso “Se Salvini si ripresenterà in coalizione con Berlusconi saremo punto e daccapo. Queste coalizioni non nascono per un’ideale ma per fini elettorali” ha detto Di Maio.

Dal Centrodestra, in particolare da FDI guidati da Giorgia Meloni, non c’è l’apertura ad un governo neutrale “All’Italia non serve un governo neutrale ma un governo capace di schierarsi con gli italiani”.

Il leader del Carroccio e del Centrodestra, Matteo Salvini, ribadisce con i toni della campagna elettorale, che serve un governo coraggioso, determinato e libero.

Nella coalizione del Cdx, vi è scetticismo sul voto in estate da parte di Forza Italia, che vorrebbe prendere tempo per valutare ulteriori opzioni con la propria coalizione.

Il Partito Democratico si è messo a disposizione del Presidente della Repubblica “Di sicuro il PD darà una mano al Presidente Mattarella in questo passaggio delicato, innanzitutto per il bene dell’Italia” ha detto il Segretario Martina.

Da Liberi e Uguali viene ribadita la forte posizione contro la destra schierata e vengono ritenute vergognose le parole dei leader politici, i quali impongono le date delle prossime elezioni.

La verità è che nella discordia vi sia unità tra le forze politiche. Dove i partiti del Centrosinistra e di Sinistra (PD, LeU e +Europa) sono a disposizione del Colle, il Centrodestra e il Cinque Stelle vogliono subito tornare al voto e far valere la propria maggioranza in Parlamento, che ad oggi non è verificata.

Il più grande timore di Mattarella sta nella fase di stallo che le nuove elezioni possono provocare “La preoccupazione è che la legge elettorale invariata riproduca la stessa situazione; tre schieramenti di cui nessuno con la necessaria maggioranza”.

O il voto a luglio o in autunno, ma quest’ultima ipotesi per il Capo dello Stato è la meno indicata “Rispetto a questa ipotesi mi preoccupa che non vi sia il tempo di approvare il DEF con tutte le conseguenze del caso. Va considerato anche il pericolo di offrire l’opportunità di speculazioni internazionali. Inoltre elezioni senza il mutamento della legge potrebbero produrre un risultato simile”.

Grande incertezza, nessun passo indietro, questo è la XVIII Legislatura. Il tempo per trovare accordi e intese è scaduto, all’Italia serve un governo stabile e che abbia rispetto del voto espresso dai cittadini.

I pericoli e i rischi a livello sociale, economico e soprattutto morale sono molteplici, non vi è un’alternativa più giusta o più errata rispetto a quelle elencate dal Presidente della Repubblica, vi è solo il buon senso delle forze politiche che devono rispettare l’Italia e gli italiani.

La figura del Capo dello Stato in questo clima di “guerra politica” è sicuramente di vitale importanza. Molti l’hanno definito come il ‘genitore che cerca di non far litigare più i propri figli’.

Le alternative sono sul piatto, il tempo stringe e l’Italia aspetta.

Fonte: Il Cittadino
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