Genova e Liguria
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Secondo anniversario crollo Ponte Morandi. A Tursi una lapide a ricordo delle 43 vittime

«Quarantatré vittime innocenti legate per sempre a Genova e al cuore dei suoi cittadini, in memoria e a monito per le presenti e future generazioni»: è la scritta incisa sulla lapide di marmo bianco

Secondo anniversario crollo Ponte Morandi. A Tursi una lapide a ricordo delle 43 vittime

Nel pomeriggio di venerdì 14 agosto, subito dopo la commemorazione alla Radura della Memoria, nel cortile di Palazzo Tursi, è stata scoperta una lapide con i nomi delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi, alla presenza di familiari delle vittime e di rappresentanti delle istituzioni. «Palazzo Tursi è un posto dove ci sono tanti oggetti che segnano la memoria della città. Ci è sembrato giusto ricordare con una lapide uno degli episodi purtroppo fondamentali della nostra città». Così si è espresso il sindaco Marco Bucci. Intorno alle ore 15.30, sulle note del Silenzio, la lapide è stata scoperta dal presidente del Consiglio comunale Alessio Piana e dalla portavoce del ‘Comitato familiari vittime del Morandi’, Egle Possetti.

«Quarantatré vittime innocenti legate per sempre a Genova e al cuore dei suoi cittadini, in memoria e a monito per le presenti e future generazioni»: è la scritta incisa sulla lapide di marmo bianco, che si trova sulla sinistra, appena si entra nell’atrio di Palazzo Tursi; sora, in una teca, vi sono i resti della bandiera di San Giorgio, simbolo della città, che i vigili del fuoco issarono su un moncone del Morandi nei giorni successivi al crollo.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Marco Bucci, la prefetto Carmen Perrotta, il procuratore capo Francesco Cozzi, il governatore Giovanni Toti, oltre a consiglieri comunali, regionali e dipendenti del Comune. Commossa Egle Possetti che salutando i presenti ha ringraziato per il tanto affetto che lei e tutti gli altri familiari continuano a ricevere: “Noi sappiamo bene cosa abbiamo perso due anni fa – ha poi commentato – non ci stancheremo mai di chiedere giustizia”.

Tra le tante iniziative per ricordare la tragedia di Ponte Morandi, ricordiamo che è sempre disponibile nelle librerie il volume ‘Vite spezzate – Genova, 14 agosto 2018’, a cura di Benedetta Alciato, che nel crollo del Ponte Morandi ha perso dei cari.

Un progetto nato nei mesi immediatamente successivi alla tragedia: l’autrice ha raccontato con grande emozione, ma anche con un sorriso che sa di voglia di condividere e di speranza per il futuro, che ha iniziato fin da subito a tenere un diario per raccogliere il grande dolore che aveva colpito la sua famiglia: “Un diario che da privato è diventato collettivo perché ho progettato di mettermi in contatto con gli altri parenti delle vittime, con coloro che stavano vivendo il mio stesso dolore. La scrittura e questo progetto mi hanno dato la forza di andare avanti in un momento in cui mi sembrava non avere più motivo per alzarmi la mattina”.

Un progetto, quello della Alciato, che è stato subito raccolto dalla casa editrice Il Canneto che distribuisce il volume e le cui vendite sono destinate a un progetto ideato dall’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Liguria ONLUS.

Fonte: Il Cittadino
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