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IIT: nuovo direttore scientifico

È l’ingegnere elettronico Giorgio Metta; sostituisce Roberto Cingolani

IIT: nuovo direttore scientifico

Dal 1 settembre Giorgio Metta è il Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Giorgio Metta nasce a Cagliari il 14 gennaio 1970. Ѐ stato vice direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia da gennaio 2016 fino a settembre 2019.

Contemporaneamente ha diretto la linea di ricerca dedicata allo sviluppo del progetto iCub, la piattaforma per lo studio della robotica umanoide più diffusa al mondo, presente in 40 esemplari in università e centri di ricerca in numerosi paesi tra cui Giappone, Singapore, Corea del Sud, USA, Regno Unito. Giorgio Metta è laureato in ingegneria elettronica con lode (1994) e ha ottenuto un PhD (2000) presso l’Università di Genova.

Dal 2001 al 2002 è stato ricercatore presso il prestigioso AI-Lab del Massachusetts Institute of Technology (MIT).

Ha lavorato all’Università di Genova e dal 2012 è anche Professore di Robotica Cognitiva presso l’Università di Plymouth (UK). Ha gestito per conto di IIT i rapporti con gli enti finanziatori e le relazioni internazionali.

È coinvolto in due dei Competence Center nati nell’ambito del Piano del Governo italiano Industria 4.0 (Artes 4.0 e Start 4.0) ed è stato uno dei tre rappresentanti italiani al G7 del 2018 sull’Intelligenza Artificiale per il Ministero dello Sviluppo Economico.

Nell’ambito di un’iniziativa portata avanti dallo stesso ministero è stato recentemente nominato membro del panel sull’Intelligenza Artificiale.

Giorgio Metta è autore o co-autore di più di 300 pubblicazioni scientifiche (H-index su google scholar: 54) e ha pubblicato nel 2015 il libro “Umani e Umanoidi” per il Mulino insieme a Roberto Cingolani.

Sotto la Direzione di Roberto Cingolani IIT si è affermato come centro di ricerca di fama internazionale che promuove lo sviluppo tecnologico con l'obiettivo di sostenere l'eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata per favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale.

L’attività di ricerca di IIT è caratterizzata da una forte multidisciplinarietà e afferisce a quattro aree scientifiche: robotica, scienze computazionali, tecnologie per le scienze della vita e nanomateriali.

Lo staff complessivo di IIT conta 1700 persone provenienti da oltre 60 Paesi, l’età media è di 35 anni, il 42% è composto da donne e il 49% dei ricercatori proviene dall’estero (di cui il 16% sono italiani rientrati). Ad oggi IIT conta un quartier generale a Genova e 11 centri di ricerca distribuiti sul territorio nazionale, oltre a 2 outstation all'estero (presso Harvard Medical School e MIT in USA).

La produzione di IIT ad oggi vanta oltre 12000 pubblicazioni, circa 300 progetti Europei e 32 progetti ERC (European Research Council), quasi 800 titoli di brevetti attivi, 20 start up costituite e più di 30 in fase di lancio.

Inoltre l’Istituto ha creato 15 laboratori congiunti con realtà pubbliche e private di rilevanza nazionale ed internazionale.

Fonte: Il Cittadino
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