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Inizia la rassegna "Sermones" in San Filippo

Intervista a Fabio Campinoti, presidente di Oratorium Onlus

Inizia la rassegna "Sermones" in San Filippo

Giovedì 19 ottobre alle ore 18.15 all’Oratorio San Filippo di Via Lomellini avrà inizio la XIII edizione di “Sermones - Autunno in Oratorio”: Abbiamo chiesto a Fabio Campinoti, presidente di Oratorium Onlus, di parlarcene.

Il titolo della rassegna di quest’anno è “alle Radici” può spiegarci il significato di questa scelta?

Certamente. Proseguendo il cammino iniziato negli scorsi anni, nel quale ci siamo soffermati sui significati della paternità e poi sulla femminilità, gli incontri di quest’anno vogliono essere un invito a proseguire un’indagine che ci porti a riscoprire gli elementi fondanti del nostro vivere insieme. In un contesto culturale sempre più liquido e contrassegnato da quella che Hannah Arendt, nei suoi scritti, definì “incapacità di pensare”, riteniamo che si debba ripartire dalle radici delle parole per poter costruire un terreno fertile capace di aiutarci a costruire insieme una possibilità concreta di dialogo: parola quest’ultima da intendersi proprio nel suo significato originario, ovvero di spazio in cui “il logos” passa da una persona all’altra portando avanti la ricerca della verità. Anche perché parlare di “radici” significa porre lo sguardo oltre la parola stessa che si esamina, giacché le radici non si identificano di per sé con la parola stessa, ma rimandano ad un oltre che è fonte di essa.

Quali sono le parole che avete individuato?

Abbiamo scelto tre parole che, a nostro avviso, rappresentano idealmente le fondamenta su cui si regge ogni società civile. Il “sacro” è, a prescindere dal proprio orientamento religioso, una dimensione sorgiva ed ineliminabile della persona umana. Citando a braccio Chesterton: non vi è traccia, nella storia, di uomini che abbiano siglato un contratto sociale, ma vi sono innumerevoli prove storiche di uomini che hanno detto “non dobbiamo batterci in questo luogo perché è sacro”.

“La coppia”, nella sua polarità maschio-femmina, rappresenta la sorgente per eccellenza con la quale sta o cade una società, sia per ovvie ragioni demografiche che per questioni legate alla capacità di coltivare l’umano in tutte le sue molteplici sfaccettature.

Ed infine il “bene comune” espressione che riassume idealmente tutto il percorso compiuto fino ad ora. Chiedersi quale sia la radice del bene comune significa porre la domanda fondante su quale sia il senso stesso della vita civile, vuol dire volgere lo sguardo al passato dal quale veniamo ma anche guardare al futuro che si desidera costruire.

Ci può dire qualcosa degli ospiti che avete invitato per discutere di queste parole?

Giovedì 19 Ottobre alle ore 18.15, dialogherà con noi, sul tema delle “radici del Sacro”, il Prof. Silvano Petrosino, filosofo conosciuto a livello internazionale; studioso di autori come M. Heidegger, J. Deridda ed E. Levinas, si è occupato a fondo della natura del segno ed insegna Semiotica all’Università Cattolica di Milano.

Giovedì 9 Novembre, per indagare sulle “radici della coppia” abbiamo invitato lo psicologo Marco Scicchitano e la giornalista Myriam Conti. Il Dott. Scicchitano oltre ad esercitare la professione svolge ricerca presso l’Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale diretto dal Prof. Cantelmi. Insieme alla moglie Myriam è inoltre impegnato nel progetto Pioneer incentrato sullo sviluppo di identità e accoglienza.

Infine giovedì 23 novembre, sulle “radici del bene comune” interverrà Padre Giuseppe Barzaghi o.p., filosofo e teologo, curatore, per le Edizioni Studio Domenicano, della nuova edizione della Summa Teologica di San Tommaso d’Aquino e autore di vari libri di teologia e filosofia.

Nel programma di Autunno in Oratorio abbiamo visto che sono previsti anche appuntamenti musicali.

Rimanendo fedeli alla tradizione oratoriana riteniamo che la musica costituisca un momento importantissimo di incontro con la radice del bello, per questo, oltre ad inserire un breve momento musicale in ogni incontro, come ogni anno abbiamo previsto alcuni eventi musicali.

Il primo, come ormai da tradizione, sarà il giorno dei Santi, il 1 novembre alle ore 16.45. Si rinnova anche quest’anno la collaborazione con l’ottima ensemble Janua Jazz Project. L’attuale formazione si è formata nel 2013 con il progetto di accompagnare una nota compagnia teatrale genovese durante i suoi spettacoli. La collaborazione è poi continuata sotto il nome di Janua Jazz Project, nome sotto cui si riuniscono una sezione di 3 fiati e una sezione ritmica offrendo una varia scelta di pezzi armonizzati dal maestro arrangiatore e compositore Gianluca Tagliazzucchi. Il loro repertorio comprende brani di standard jazz come quelli di Duke Hallington, Horace Silver e Miles Davis.

Il secondo si svolgerà sabato 18 novembre alle ore 16.45. Per quest’occasione, in collaborazione con le Associazioni Musicali Amici dell’Organo e S. Ambrogio, si offrirà al pubblico un concerto d’organo che vedrà come protagonista Simone Vebber, musicista di livello internazionale, che per l’occasione suonerà, sull’organo Serassi della nostra Chiesa, musiche di Bach, Haydn, Morandi e Klobuchar.

La nostra rassegna autunnale si concluderà infine l’8 Dicembre alle ore 16.45, con il tradizionale Concerto per l’Immacolata offerto dall’orchestra e dal coro Musica Nova sotto la direzione del prezioso amico dell’Oratorio, il Maestro Mario Faveto, con musiche di Vivaldi e del “Messia” di Händel.

Abbiamo notato che quest’anno avete introdotto una differenziazione tra i giorni dei Sermones e quelli dedicati ai concerti.

Si è vero, per cercare di venire incontro alle differenti esigenze del pubblico che viene alla diverse tipologie di incontri, abbiamo deciso di spostare i Sermones al giovedì alle 18.15, lasciando gli appuntamenti musicali – nel giorno festivo o al sabato - nel consueto orario pomeridiano. Ci auguriamo così sia di rendere più agevole la partecipazione ai Sermones a quanti si trovano già nei pressi del centro di Genova per motivi di studio o di lavoro nel corso della settimana, sia di offrire, a quanti desiderano vivere un momento di bellezza e svago in un pomeriggio di riposo, delle occasioni significative di incontro con la buona musica.

Fonte: Il Cittadino
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