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Scout: estate, tempo di crescita

Dalla Liguria una delegazione al 24° Jamboree mondiale in corso negli Stati Uniti 

Scout: estate, tempo di crescita

«Il campo è la parte gioiosa di una vita scout. Vivere fuori, all'aperto, tra montagne ed alberi, tra uccelli ed animali, tra mare e fiumi, in una parola vivere in mezzo alla natura di Dio, con la propria casetta di tela, cucinando da sé ed esplorando: tutto questo reca tanta gioia e salute, quanta mai ne potete trovare tra i mari ed il fumo della città».

(Robert Baden-Powell) 

Così descriveva l’esperienza dei campi e della vita all’aria aperta il fondatore dello scautismo; in queste poche parole è racchiusa l’essenza dei momenti più importanti e più significativi dell’anno associativo: il campo estivo, la vacanza di branco, la route… sono un qualcosa di magico e di irripetibile.

Il campo estivo per uno scout è un’avventura! E l’avventura è una “strategia educativa”. Essa caratterizza la vita scout: è esperienza concreta; è esercizio e sviluppo di conoscenze e abilità per la maturazione di competenza; è impegno “a volare in alto”.

Lo scautismo è, infatti, capacità di giocar bene il “grande gioco della vita”, è gusto ad impegnarsi sino in fondo, è ricerca di soluzioni nuove per risolvere i problemi che si incontrano, è voglia di far bene ogni cosa.

L’avventura richiede gioia, competenza, impegno, disponibilità, vivacità intellettuale e progettuale, costanza, sacrificio, capacità di mettersi in gioco. Lo spirito di avventura unisce l'iniziativa personale, la fantasia, la competenza a quella dose di spregiudicatezza e di rischio propria del ragazzo, in un’esperienza continua di conquista e di realizzazione di un progetto voluto e condiviso.

La vita all’aperto è il luogo tipico e insostituibile dell’avventura scout! È una vita all’aperto pienamente e competentemente vissuta, non simulata o ovattata. La vera avventura è supportata da grandi ideali, è lo spirito dei santi e dei profeti, è lasciare il sicuro per il probabile, è saper guardare oltre l’orizzonte.

Lo scautismo ha alcuni simboli tipici dell’avventura: la tenda, il fuoco, le stelle, le carte, le tracce, i sentieri. Ha dei mezzi specifici: il campo e le uscite, gli hikes, le routes, le veglie di preghiera, il deserto, il gioco. Ha azioni ben definite: prepararsi, scegliere, orientarsi, confrontarsi, valutarsi, aiutarsi, riflettere, prendere decisioni rapide, controllare le emozioni, mettersi in cammino.

Le attività del campo sono il fulcro delle esperienze di un intero anno scout: è infatti il momento clou dove viene messo in pratica giorno dopo giorno il trapasso di nozioni che i capi hanno trasmesso ai fratellini e sorelline del branco, così come agli esploratori e alle guide del reparto o ai rover e scolte del clan.

Tutto questo e molto altro vivranno anche gli scout di Agesci Liguria. I 62 gruppi della regione, per un totale di circa settemila soci tra ragazzi e capi, sono in questi giorni in partenza per i campi e le routes, che si snoderanno tra le montagne, o al mare, o nella Base di Vara.

Inoltre, quest’anno c’è anche il Jamboree mondiale dello scautismo (World Scout Jamboree), che raduna decine di migliaia di scout tra i 14 e i 17 anni da tutto il mondo.

Il 24° Jamboree mondiale è iniziato il 22 luglio e terminerà il 2 agosto negli Stati Uniti, presso la Bechtel Reserve, di proprietà dei Boy Scout of America, in West Virginia. Come tutti i Jamboree, sarà un’occasione speciale ed irripetibile per circa 45.000 ragazzi e ragazze di tutto il mondo.

Il contingente italiano Agesci è ampio e rappresentativo dell’intera associazione; l’Italia partecipa, infatti, con una trentina di reparti provenienti dalle varie regioni: ogni reparto è composto da 36 ragazzi e ragazze e porta il nome di un ponte, simbolo del legame che si vuol creare tra le culture. Per quanto riguarda la Liguria, significativamente si è scelto il nome del “Ponte S. Ludovico” situato a Ventimiglia al confine tra Italia e Francia, teatro negli ultimi due anni di fatti di cronaca sul fenomeno dei migranti.

E allora ‘buona caccia’, ‘buon volo’, ‘buon sentiero’ e ‘buona strada’ a tutti gli scout della Liguria: sia il campo estivo un momento di crescita, di formazione e di gioia! Un momento che certamente lascerà nei cuori ricordi indelebili.

Fonte: Il Cittadino
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