Comunità diocesana
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Natività, vero cuore del Natale

Con il "Passaporto dei Presepi" gli auguri ai lettori de Il Cittadino!

Natività, vero cuore del Natale

Quello del 2023 sarà un altro Natale di guerra, in Terra Santa e in Ucraina, ma anche in tante altre parti del mondo.
È inutile dire che nel nostro Paese queste notizie restano “sullo sfondo” delle vite quotidiane di ciascuno. Più vicine alla nostra realtà sono le notizie sulla povertà in aumento, sul lavoro precario, sulla solitudine di tanti, anziani e non. Ma è innegabile che il Natale nelle città è soprattutto luci, mercatini, acquisti, regali, vetrine colorate.

Si stima che nelle prossime festività si spenderanno circa 8 miliardi, una media di 186 euro per ogni italiano: nonostante l’aumento dei prezzi, dunque, non si rinuncerà agli acquisti alimentari, agli addobbi e ai doni per grandi e piccini.
Il cuore del Natale per i cristiani resta però, sempre, la nascita di Gesù. Per questo ogni anno in tanti, a casa e nelle parrocchie, si impegnano con dedizione per rappresentare, nel presepe, proprio questo evento.

Quest’anno, inoltre, si ricordano gli 800 anni della rappresentazione del primo Presepe, nato per intuizione di San Francesco. Correva il 1223. Il santo di Assisi, nel corso di un viaggio in Palestina, sentì dentro di sé il desiderio di rievocare la nascita di Gesù in un paese che gli ricordasse Betlemme. Fu così che nacque il primo presepe della storia, rappresentato a Greccio alla Mezzanotte del 24 dicembre 1223.
Per celebrare questa ricorrenza straordinaria e rendere soddisfazione alla tradizione secolare che ne è nata e che si è protratta fino ad oggi, l’Arcidiocesi di Genova, in collaborazione con l’Assessorato alle Tradizioni Cittadine del Comune ha proposto il “Passaporto dei Presepi”, un vero e proprio lasciapassare dotato dello spazio per i timbri, che raccoglie al suo interno ben 46 allestimenti di presepi sparsi in tutta la città. Un incentivo a visitare le rappresentazioni della Natività ospitate in chiese, oratori e palazzi cittadini.

Il Cittadino da diversi anni dedica particolare attenzione ai presepi. Dal 2013 ogni Natale è stato pubblicato un numero speciale interamente dedicato ai presepi allestiti a Genova e nel genovesato. Via via, sono stati sempre più numerosi i contributi che arrivavano da parrocchie, Santuari, Oratori, Conventi, andando a comporre un piccolo dossier che tanti lettori e abbonati hanno usato come guida e traccia per visitare presepi e Natività nelle feste.
Quest’anno abbiamo scelto di proporre questi contenuti solo digitalmente (nella sezione Natale 2023: Presepi a Genova) e sulla nuova APP per la lettura del giornale.
Sono arrivate più di 60 mail! Siamo al lavoro per rendere disponibili tutti i contributi che ci sono stati inviati, con circa 300 foto a completare i testi descrittivi.

Ancora una volta, emerge da questi lavori il vero cuore del Natale. In primo luogo la partecipazione di tanti, giovani e anziani, che con fantasia, manualità e inventiva rendono ogni anno i presepi sempre più belli e pieni di novità. In secondo luogo, l’attenzione sempre più spiccata all’attualità stringente. Troviamo così rappresentata la nascita di Gesù in una tenda del deserto in Medio Oriente, oppure in riva al mare, a ricordare l’arrivo dei migranti, oppure in tanti luoghi del cuore dei genovesi che fanno da sfondo alla grotta: il Santuario della Guardia, il trenino di Casella, le piazze e le strade della Genova antica e della Genova di oggi. La fantasia e la buona volontà sono sempre feconde di nuovi scenari.
Anche la figura di San Francesco è presente in tanti presepi, per celebrare gli 800 anni di Greccio e la suggestiva prima rappresentazione.
Il Natale a Genova sarà anche quest’anno di festa, con un occhio di riguardo, come sempre, alla solidarietà concreta verso chi ha più bisogno.

In Diocesi sono già molte le iniziative messe in campo per affrontare l’inverno: l’Emergenza Freddo allestita nella Casa di Accoglienza del Seminario, il dormitorio nella chiesa di San Tommaso, i pranzi di Natale della Comunità di Sant’Egidio sono solo alcuni esempi di consolidata accoglienza e di attenzione, cui tutti possono contribuire in varie forme.
Il Pontefice ha invitato a non vivere il Natale unicamente secondo il modello consumistico e commerciale, tenendo lo sguardo anche su quei luoghi del mondo dove questa festa sarà contrassegnata da dolore e guerra.
All’Angelus di domenica 17 dicembre il Pontefice ha lasciato a tutti i fedeli un interrogativo, nel tempo di Natale, su come essere testimoni di luce e di Cristo nei propri ambienti di vita.
La grotta di Betlemme rappresentata in tanti presepi possa essere per tutti il vero fulcro di questo Natale.

Fonte: Il Cittadino
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