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Lavoro è partecipazione. La Diocesi di Genova per la Festa del Lavoro

Martedì 30 aprile la S. Messa presieduta dall'Arcivescovo e il convegno al Quadrivium - Con Nico Acampora, don Bruno Bignami, Vittoria Gozzi e Marco Lai 

Lavoro è partecipazione. La Diocesi di Genova per la Festa del Lavoro

Martedì 30 aprile alle ore 18.30 alla Sala Quadrivium, a cura dell’Ufficio Lavoro, Problemi Sociali e Custodia del Creato è in programma l’incontro “Lavoro è partecipazione”.
Questo momento, che si pone alla vigilia dell’1 maggio, Festa del Lavoro, nasce per offrire alla città un’occasione di riflessione e approfondimento, da parte della Diocesi di Genova, sul grande tema del lavoro, declinato nei suoi tanti aspetti.
Dal 1955, l’1 maggio la Chiesa, per volontà di Papa Pio XII, ricorda San Giuseppe come “patrono di artigiani e operai, per riconoscere la dignità del lavoro come dovere e perfezionamento dell’uomo che così esercita il suo dominio sul Creato, prolunga l’opera del Creatore, offre il suo servizio alla comunità e contribuisce al piano della salvezza” (Vatican News).
La Diocesi di Genova ha riservato da sempre grande attenzione al lavoro e agli ambienti di lavoro, basti pensare all’esperienza unica in Italia dei Cappellani aziendali. Per moltissimi anni, il 19 marzo in Cattedrale si è celebrata la S. Messa per il mondo del lavoro con le istituzioni, le aziende locali, i sindacati, i lavoratori.

Quest’anno si è scelto di posticipare questo momento alla vigilia dell’1 maggio, San Giuseppe lavoratore, con la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo martedì 30 aprile alle ore 17.30 nella Chiesa di Santa Marta in suffragio delle vittime del lavoro, e il convegno al Quadrivium con riflessioni e testimonianze alla luce del Messaggio Cei per l’1 maggio 2024 “Il lavoro per la partecipazione e la democrazia”.

Per organizzare questa iniziativa è stata individuata una apposita commissione, istituita in uno spirito di sinergia e collaborazione fra Chiesa e società civile, che ha iniziato a riunirsi diversi mesi fa, nei giorni immediatamente successivi all’incidente ferroviario di Brandizzo, che causò la morte di cinque operai che stavano lavorando sui binari nel tratto fra Milano e Torino. Questa tragica concomitanza ha portato a interrogarsi a lungo su come impostare il convegno dedicato al lavoro, alla luce dell’ennesimo incidente.
La riflessione è partita dal tema imprescindibile della sicurezza, reso ancora più stringente dalla recente tragedia di Suviana (costata la vita a sette tecnici al lavoro nella centrale idroelettrica Enel Green Power di Bargi), per arrivare ai tanti altri problemi, ma anche alle tante risorse ed esperienze virtuose, legati al lavoro oggi.
Il messaggio CEI per il primo maggio, diffuso lo scorso 24 gennaio, ha illuminato il cammino, riportando al cuore della questione: lavorare è agire con e per gli altri, in una dimensione di gratuità, verso un bene comune, in una dinamica di cura e partecipazione.

Già Papa Francesco, nella Fratelli tutti, indicava il lavoro come strumento per far germogliare in ciascuno le proprie capacità, l’iniziativa, e invitava a guardare al lavoro con progettualità, formazione, innovazione, senza tralasciare la grande sfida posta oggi dall’intelligenza artificiale.
I Vescovi italiani ribadiscono nel loro messaggio quei concetti chiave che stanno alla base del “lavoro dignitoso”: al primo posto c’è la sicurezza, ovviamente, ma non mancano i riferimenti al giusto salario, ad un adeguato sistema previdenziale, alla riqualificazione delle competenze, in un’epoca in cui la tecnologia galoppa e rimanere indietro è una possibilità concreta. Ma anche i lavoratori - scrivono i Vescovi - hanno un grande compito, ed è quello della corresponsabilità, non solo nel proprio ambito di lavoro, ma anche nell’ottica della crescita del Paese. Diventa primaria quindi la dimensione partecipativa, con l’inclusione, nelle aziende, dei più fragili.
Il convegno offerto dalla Diocesi non pretende di esaurire le infinte questioni, ma vuole stimolare la riflessione e il dialogo, con alcune riflessioni e testimonianze concrete.

Parteciperanno don Bruno Bignami, Direttore dell’Ufficio Nazionale Pastorale Sociale e lavoro della CEI, Nico Acampora, educatore e fondatore PizzAut, Marco Lai, Direttore del Centro Studi Ricerca e Formazione Cisl, Vittoria Gozzi, Presidente Wylab, Vice Presidente Confindustria Genova. È stata invitata anche PizzAut.

Foto Siciliani-Gennari/SIR

Scarica il manifesto con il programma del convegno

Fonte: Il Cittadino

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