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Istituto Superiore di Scienze Religiose: cosa cambia dal nuovo anno scolastico

Sede centrale a Genova con i poli di La Spezia e Albenga

Istituto Superiore di Scienze Religiose: cosa cambia dal nuovo anno scolastico

Un’università a tutti gli effetti dal punto di vista accademico e una grande “famiglia”, dove il rapporto umano e la persona sono al centro. Il merito? Docenti di grande spessore culturale e umano e l’“affinità elettiva” che nasce tra gli studenti durante il percorso di studi. 

Questo era l’Istituto Superiore di Scienze religiose di Genova, che da quest’anno Accademico troverà due compagni di viaggio nel panorama formativo, a carattere universitario, regionale: i poli di La Spezia e Albenga.

Si chiamerà Istituto Superiore di Scienze Religiose Ligure, con sede centrale nel capoluogo e poli FAD nelle sedi di Albenga e La Spezia.

Il grande valore della Facoltà genovese, che sarà ulteriormente arricchita da nuovi docenti e percorsi didattici, viene messo in rilievo con grande entusiasmo da una “colonna” portante dell’Istituto: la professoressa Anna Maria Tripodi, docente dal 1997 di Antropologia filosofica e Ateismo. La sua esperienza all’interno della facoltà genovese, come lei stessa racconta, le ha lasciato nel cuore sinceri legami di amicizia con i suoi studenti, con i quali ha instaurato un rapporto che va ben oltre quello tradizionale e accademico “docente-allievo”.

“Insegno all’Istituto di Scienze Religiose dal 1997- spiega Tripodi - quando il direttore era Monsignor Moraglia. Ho passato anni stupendi non solo per il ruolo di “trasmettitore del sapere”, ma soprattutto perchè ho costruito nel tempo rapporti di stima e affetto con i miei alunni: per i quali prego tuttora e che spesso mi vengono a trovare. Il momento clou, sembra strano a dirsi, è quello dell’esame, dove in teoria la tensione dovrebbe essere alle stelle.

Oltre alla verifica didattica, grazie anche all’argomento delle mie due materie, antropologia e ateismo, ho modo di ascoltare le loro esperienze personali, conoscerli non solo in maniera scolastica ma anche umana. Alcuni aprono davvero il loro cuore. Da qui il rapporto si consolida negli anni. Ci si incontra di nuovo. Non capita spesso nelle altre facoltà. E’ bello vedere, e toccare con mano nel tempo, come dentro ad ognuno di loro si sia creato un “cosmo intellettuale”, grazie ad una formazione a tutto tondo. E per citare Sciacca: “vi è un’assunzione critica dell’educazione ricevuta”. Tanti “cassetti” di sapere che vengono aperti al momento giusto. Questo per me è l’Istituto di Scienze religiose.”

Sulla stessa linea d’onda è il professore di filosofia Don Thomas Lapenne. Un altro punto di riferimento per l’ISSR genovese.

Docente di filosofia ed etica dal 2011 anche per lui l’insegnamento all’Istituto ha rappresentato e rappresenta una grande gioia. “Vedere studenti giovani e meno giovani, con una sete di sapere non comune, con la voglia di approfondire e di intensificare con lo studio la loro fede è per me fonte di stupore e soddisfazione. Il loro obiettivo non è solo quello di diventare professori di religione ma anche di formarsi come persona, per poter trasmettere quello che hanno appreso ad altre menti in cerca di risposte. Questo per me è un dono. Sapere che ciò che insegno diventerà per altri strumento di insegnamento mi ha spinto a perfezionarmi sempre di più. E’ stupendo accompagnarli in un percorso di maturazione culturale, guardare i loro occhi a poco a poco aprirsi: portando una piccola fiamma di conoscenza nelle loro menti, una luce per l’intelligenza pronta ad illuminare anche i cuori. E’ una gioia spirituale sia come sacerdote e come insegnante”.

Dai banchi dell’Istituto si fa portavoce degli studenti Martina Antognoli, ormai al traguardo dei suoi studi e da tempo insegnante di religione: “per me l’Istituto è iniziato in punta di piedi: all’inizio volevo approfondire conoscenze teologiche. Quindi ho frequentato i corsi base da catechista: sacramenti, teologia fondamentale.  Da primi esami ho capito che si trattava di una facoltà che mi poteva dare molto non solo a livello di professione ma anche spirituale. La motivazione principale per la mia iscrizione all’Istituto? Il desiderio di capire e indagare alcuni aspetti della fede che prima potevano essere scontati. Non solo. L’aspetto professionale è stato di sicuro fondamentale. Dentro di me c’è sempre stata una forte voglia di diventare insegnante di religione per avere quest’ora “speciale” con i ragazzi, dedicata ad affrontare la religione, le religioni, la filosofia. Don Puglisi è stato il motivo per cui ho fatto questa scelta: un punto di riferimento che mi ha dato la carica per proseguire questa strada.

Con l’insegnamento si può entrare in un mondo, che è quello della scuola, dove da un lato c’è tanto spazio per le nozioni e l’apprendimento con i modelli più tecnologici ma poca cura del lato umano e spirituale. E quasi nessuna attenzione a livello etico e religioso. Credo che l’Istituto sia una delle strade migliori per apprendere: per se stessi e per trasmettere agli altri. A livello umano ho trovato colleghi che sono diventati amici e compagni di vita. Ho trovato una grande umanità del personale docente che non si limita ad essere solo il professore che dà voti o trasmette nozioni ma che è anche un punto di riferimento con cui si instaura un rapporto unico. La fatica c’è ed è innegabile, però quello che si dà è molto meno rispetto a quello che poi si riceve”. 

E da un mese una novità in più. Ad agosto la Repubblica Italiana ha equiparato la Laurea Triennale e la Laurea Magistrale rilasciata dagli Istituti Superiori di Scienze Religiose a quelle rilasciate dalle altre sedi universitarie del nostro Paese. Da ora costituiscono sia titoli necessari per l'Insegnamento della Religione Cattolica, sia titoli idonei per partecipare ai concorsi pubblici, dove non sia richiesto un settore disciplinare specifico. 

Una realtà unica l'ISSR-Liguria: capace di offrire un'ampia visione teologica a donne e uomini che vogliono arricchire la propria formazione spirituale e culturale e in grado di supportare percorsi personali riconosciuti dallo Stato di integrazione di studi in materie specifiche per coloro che avessero già una laurea triennale o magistrale. L’Istituto prevede Corsi di Sacra Scrittura, teologia dogmatica e morale, filosofia, etica e sacramentaria, con approfondimenti sulle tematiche di ecumenismo, lingue bibliche, antropologia, sociologia e lingue straniere. 

I corsi saranno proposti avvalendosi della tecnologia didattica prevista dalla Formazione Sincrona a Distanza, che consentirà la condivisione fra poli didattici di alcune lezioni in videoconferenza.

Per informazioni contattare ISSRL Segreteria Sede Genova 010 5530657 mail issr@diocesi.genova.it. Orario di apertura da lunedì a giovedì: 9/13; 14/19. Venerdì 9/14. Di prossima consultazione www.issrliguria.it.

Fonte: Il Cittadino
Istituto Superiore di Scienze Religiose: cosa cambia dal nuovo anno scolastico
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