GMG - L'Arcivescovo Tasca a Lisbona con i giovani

Padre Marco, questa è la prima GMG da vescovo e soprattutto la prima GMG con i genovesi: che significato ha per lei accompagnare questi giovani di Genova?

La prima GMG da Vescovo, effettivamente è una novità nella mia vita perché ho vissuto tante altre GMG ma in maniera estremamente diversa. Il fatto di dover preparare e animare delle catechesi mi ha molto aiutato ad entrare un po’ nel clima e nella catechesi di ieri a un gruppo, ho colto le domande che questi giovani si fanno. Domande che poi il Papa ieri pomeriggio (alla cerimonia di accoglienza ndr) ha sintetizzato un po’ in questa continua ansia, in questo non fare la pace con la fragilità, con la debolezza, pare sempre che dobbiamo dimostrare qualche cosa a qualcuno e allora per me è veramente bello condividere questo con la famiglia della diocesi che il Signore mi ha affidato con i giovani. Purtroppo, i momenti di incontro non sono stati così tanti, ma la cosa molto bella è essere oggi qui, condividere con i giovani della Chiesa di Genova un po’ questo cammino, una parte del cammino della Gmg che è entusiasmante e davvero bello.

Ha già partecipato alla festa degli italiani, ieri l'accoglienza del Papa. Qual è la prima impressione di questa GMG?

La prima impressione è la voglia di stare insieme. Non è una novità per i giovani, anche il Papa ieri l'ha detto, hanno voglia di fare un po’ di confusione, ed è una cosa buona e giusta che ci sia un po’ di confusione da parte dei giovani, quindi questo desiderio di stare un po’ insieme. Dall'altra parte e vicino a questo anche il  farsi domande. Ieri il Papa, ha invitato i ragazzi ad avere sempre il coraggio di farsi domande, e forse noi adulti, noi Chiesa siamo chiamati effettivamente ad ascoltare. Ascoltare e poi sarà lo spirito che ci aiuterà, insieme ai giovani, a trovare delle risposte alle loro domande. Ma è la vita che dà le risposte, il Papa l'ha detto, è la vita che dà risposte, quindi vivere con loro per loro credo che sia il più bel regalo che possiamo fare ai nostri giovani.

Un augurio a questi giovani che sono qui a Lisbona, come proseguire poi la propria vita anche dopo la Gmg?

L’augurio che faccio ai nostri giovani, i nostri ragazzi e le nostre ragazze è di vivere appieno la gioia di essere cristiani qui adesso a Lisbona nella Gmg: vivere e sentire la gioia di essere nella bellezza e di portare questa gioia, questa bellezza di essere cristiani anche nelle nostre comunità, nella loro vita e negli ambienti in cui sono chiamati a vivere ogni giorno.