Chiesa italiana in Myanmar, impegno di solidarietà
Con i fondi dell'8xmille sono stati finanziati interventi per circa 23 milioni di euro
La Conferenza Episcopale Italiana ha diffuso il dossier “Myanmar, abbracciare l’alba della pace”, che racconta l'impegno di aiuto e sostegno a quel territorio. Il volumetto è realizzato dal Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli, in collaborazione con l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali.
In Myanmar operano religiose, sacerdoti e volontari che, con i Vescovi, cercano ogni giorno di ravvivare la speranza e lo spirito di solidarietà tra la popolazione cattolica e non. In Myanmar “viviamo una Via Crucis permanente, una realtà dolorosa e ferita”, denuncia Il Card. Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon, Presidente della Conferenza Episcopale del Myanmar e della Federazione della Conferenza Episcopale Asiatica, in un’intervista pubblicata sul Dossier.
Dal 1991 la Chiesa italiana ha sostenuto interventi per circa 23 milioni di euro, di cui 4.5 provengono da Caritas italiana. Con i fondi dell'8xmille, sono stati stanziati 18 milioni di euro, destinati ad accoglienza, istruzione e accompagnamento principalmente di bambini e ragazzi, assistenza, formazione e sensibilizzazione in ambito sanitario, sviluppo integrato economico e sociale a favore delle comunità rurali, promozione della microimprenditorialità, agricoltura, riforestazione.
Oggi in Myanmar, come si legge nei contenuti del Dossier, si vive una grave crisi umanitaria aggravata da scontri e violenze fra le truppe del governo militare instaurato dopo l'arresto di Aung San Suu Kyi e le truppe dei gruppi etnici.
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